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Latina. Museo Cambellotti. Bellini: «Nel cuore culturale della città un omaggio
dovuto e doveroso a chi ci ha saputo rappresentare al meglio»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Angelo Bellini, assessore alla cultura del
Comune di Latina. «Il Museo dedicato a Duilio Cambellotti è un atto dovuto».
Silografo, scultore, illustratore, scenografo, nato a Roma il 10 Maggio 1876. Accademico di
S. Luca. Esordì come disegnatore di manifesti pubblicitari, nel 1897, dopo aver frequentato
l'apprendistato al Museo Artistico Industriale di Roma sotto la guida di Alessandro Morani
e Raffaello Ojetti. La sua produzione artistica appare indissolubilmente legata
al nostro territorio pontino, sia per quanto riguarda la Palude, sia per quanto riguarda
la Bonifica integrale. A Latina, tra le sue opere, vanno ricordate: la lapide a
«Giovanni Cena», le tempere della Prefettura intitolate «La redenzione dell'Agro Pontino»,
i bronzi «L'Aratro» e «La Fonte delle Vacche» (proprieta' dell'Istituto Autonomo Case
Popolari), «La Fonte della Palude» (nel foyer del teatro), il rilievo in cemento e
bronzo «l'Esedra della Giustizia» (nel tribunale); a Cisterna «Il Buttero»,
a Priverno il "monumento ai Caduti" ed il rilievo in bronzo «I cavalli della Palude»..
Tra le sue opere andate distrutte bisogna ricordare le decorazioni per la Scuola di
Casal delle Palme e per l'aula dell'Asilo di Scauri.
Elisabetta Rizzo
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