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Latina. Diritto al cibo e sovranità alimentare. Giada Gelli, Alessandro Rotondo (MICROmacro): «Il nostro
impegno per affermare i nostri valori...»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giada Gelli e Alessandro Rotondo
rispettivamente presidente e consigliere dell'associazione MICROmacro,
una delle associazione che sabato prossimo interverrà all'incontro dal
tema «Vertice Fao, diritto al cibo e sovranità alimentare» (Sala Il Gabbiano,
ore 16.00).
Nel 1998, nove giovani come tanti, tutti di Latina, decisero di approfondire
alcune tematiche che assorbivano i loro pensieri quotidiani, ognuno
immerso in diverse esperienze, ognuno affascinato dalla bellezza della vita
e interrogato dalle sue contraddizioni.
Il dieci dicembre, in collaborazione con la Caritas Diocesana, veniva organizzato
il primo convegno per ripensare un'economia equa e solidale. Si comincò con un caffè, venduto
insieme ai diversi prodotto in mostra, nella bancarella allestita ogni mese al mercatino
della memoria, per tre anni, puntualmente, con il desiderio sempre di testimoniare
una possibilità concreta di economia al servizio dell'uomo, di ogni uomo. Ma non bastava,
ci si rendeva conto, ogni giorno, che occorreva costruire un itinerario educativo per convertirsi
dalla globalizzazione alla mondialità. Mentre si vendevano i prodotti del commercio equo,
l'associazione organizzava incontri.
Altri due sogni: quello della Banca Etica e quello della Bottega
del Mondo. «Aprire una Bottega del Mondo a Latina significa in primo luogo creare un
punto stabile dove vendere e far conoscere a un numero sempre maggiore di persone il Commercio
equo e solidale, ma non solo. Aprire una Bottega del Mondo significa soprattutto creare
uno spazio di promozione culturale, che possa presentare una realtà nuova, una nuova mentalità
di opposizione allo sfruttamento e di oppressione, un nuovo modo di intendere i fenomeni
di interdipendenza culturale, sociale, economica, politica e religiosa. Significa
dare ai cittadini di Latina gli strukenti adatti per conoscere, informarsi, poter
modificare i propri stili di vita, entrare in contatto con mondi diversi e diversi modi
di rapportarsi alla società. Aprire una Bottega del Mondo, quindi, permetterebbe alla nostra
associazione di mettere in pratica e rendere più visibili e concreti tutti i principi
e le idee che da sempre MICROmacro ha fatto propri; significherebbe per noi
realizzare un sogno...».
Marco Battistini
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