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Latina. Allarme occupazione. Oggi scioperano gli LSU in Provincia: «Martella non ci ha ancora dato garanzie serie per il nostro futuro...»

La loro è una storia che va avanti ormai da anni. Sono "socialmente utili". LSU. Anzi, LPU. Perché in tanti anni, appunto, almeno il nome è cambiato. Non la loro precarietà. «Per il loro futuro», spiega Pietro Ferulli (Cisl), «ad oggi non c'è ancora nessuna garanzia. Promesse formali, soprattutto in campagna elettorale, ma nessuna concretezza».
Così, oggi, si incrociano le braccia: uno sciopero che vorrebbe in qualche modo responsabilizzare chi da anni si avvale di professionalità e che ha il potere, da un giorno all'altro, di far trovare per strada decine di famiglie. Eppure nei mesi scorsi qualche "apertura" da parte del presidente Paride Martella sembrava esserci stata e, tra le righe, lasciò addirittura intendere una possibile assunzione in pianta organica, secondo un piano già suggerito dall'ex senatore Delio Redi. «La nostra intenzione», disse, «è quella del loro progressivo assorbimento in un contesto lavorativo. L'attenzione del nostro Ente, del resto, è sempre stata massima per le problematiche relative al lavoro». Ancora più deciso e radicale parve l'assessore Aldo Mirabella: «Tutti i socialmente utili saranno assunti in pianta organica. Stiamo già tentando di reperire i fondi necessari». Solo parole, perché di assunzione e di regolarizzazione di questi lavoratori che, di fatto, stanno lavorando in nero per lo stato (senza diritti e versamenti previdenziali) in realtà pare non si parli più. Sulla problematica dei lavoratori di pubblica utilità è intervenuto anche il leader di An Gianfranco Fini, lontano dal mondo sindacale, un po' a dimostrazione che è un problema, questo, che va ben oltre le strumentalizzazioni. «La nostra proposta è quella di un "Patto Nazionale per i Lavoratori socialmente utili" che impegni tutte le parti in causa (Governo, Regioni, Province, Enti promotori, parti sociali) ad assorbire in cinque anni questa fascia di precariato. Le risorse per questo piano sono individuabili in 1500 miliardi nel primo anno, con la riduzione progressiva del 20% negli anni successivi. Tali fondi possono essere reperiti non solo dal Piano per l'occupazione nazionale, ma anche dall'utilizzo del Fondo sociale europeo, obiettivo 3 e obiettivo 1. All'interno di questo "Patto" deve essere previsto l'inserimento nella Pubblica Amministrazione di quegli LSU e LPU che sono risultati fino ad oggi indispensabili per svolgere l'attività amministrativa negli Enti Locali, attraverso un reale controllo della gestione dei progetti di LSU e LPU e l'assistenza agli Enti Locali, soprattutto quelli più piccoli. Questi sono impegni fondamentali del progetto politico e sociale per il quale Alleanza Nazionale lavorerà nel nuovo Governo di centrodestra per il rilancio della nostra economia».

Mauro Cascio


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