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Latina. Allarme occupazione. Sorprendente Paride Martella: corre al capezzale della Bonoil, ma per i "suoi"
LSU chiama la Digos. Incredula la Cisl
Ha disorientato tutti il Presidente Martella. Se la politica
è l'arte del saper fare e delle pubbliche relazioni, ieri mattina
qualcosa, decisamente, è andato storto.
Uno sciopero più amaro, gli LSU della provincia non potevano
immaginarlo. Al buon presidente le loro sorti interessano
talmente tanto che, prima, chiama la Digos e, poi,
costringe sei delegati a due ore di anticamera. «Insostenibile»,
sibila tra i denti serrati Piero Ferulli (Cisl), mai così teso
e nervoso.
«Questa è una delle poche amministrazioni in Italia che non ha
ancora stabilizzato gli Lpu, nonostante ci siano a disposizione
appositi finanziamenti statali e regionali», aggiunge.
Del resto anche il senatore Delio Redi, compagno di partito del
buon Martella, aveva parlato più volte di un "piano assunzioni"
possibile.
L'ironia, tra i 70 lavoratori, si spreca: «Cosa corre a fare
al capezzale della Bonoil di Cisterna? Solo per fare vedere che si batte il
petto dal dolore?».
Tutto rinviato a lunedì prossimo.
Mauro Cascio
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