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Basket. Cofax. Tre colpi in pochi giorni. Arriva pure Zanier

Boom Cofax. Il mercato setino ha fatto registrare un'impennata clamorosa, con tre colpi messi a segno nell'arco di pochi giorni. Anzi, per la verità le trattative si erano già delineate nelle precedenti settimane, ma l'ufficialità è stata data solo nelle ultime giornate. Le indiscrezioni anche da noi rese pubbliche nelle precedenti uscite, si sono rilevate in gran parte esatte. Sui nomi c'erano pochi dubbi, sulla concretizzazione delle operazioni non possiamo dire altrettanto. A partire dal pivot, Giovanni Focardi, classe 1970, reduce da una stagione per vari motivi poco esaltante, ma elemento in ogni caso di sicuro prestigio. Il suo passato viterbese alla corte di Vandoni dovrebbe essere una garanzia di buon inserimento negli schemi del vate. Sul suo arrivo c'era già in piedi una trattativa a fine aprile, portata a compimento solo grazie all'estrema determinazione di entrambe le parti a chiuderla nel migliore dei modi. La concorrenza di numerose formazioni di B1 è stata battuta al fotofinish, con la soddisfazione per nulla celata del coach romano, "abbiamo preso un giocatore valido ed utilissimo risparmiando anche parecchio sul piano economico. Davvero un bel colpo". Come play-maker alla fine l'ha spuntata Giovanni Montuori, 23 anni ed un futuro più che roseo nel ruolo. Contratto biennale e addio Pesaro. Con Carbone ed Ancilli sarà in lotta per una maglia da titolare, che allo stato attuale è tutt'altro che scontata. Ma la vera chicca è data dall'acquisto di Sandro Zanier, voluto espressamente dal tecnico. A Brindisi hanno trascorso insieme un anno (1999-2000), inutile dire quanto i due si stimino. "Fosse per me lo prenderemmo subito", affermò proprio il coach all'indomani delle voci che davano l'ex-Cuomo in partenza. Il Presidente Paesante ha accontentato i desideri del coach, portando a Sezze il meglio possibile. Completano il cerchio le opzioni dei giovani... Anche sulle cessioni massima sintonia in chiave societaria, restano soltanto da stabilire le eventuali destinazioni sia di Paolo Pavan che di Stefano Zanier.

Marco Battistini