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Latina. Amarcord. Salutina Dell'Omo: «Io di Mussolini ho un ottimo ricordo. Qui c'era solo miseria e palude. Poi furono costruire case e strade»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Salutina Dell'Omo. Classe 1913, Latina l'ha prima sognata e poi vista fondare e crescere. Alla storia della città e legata a doppio filo la storia di un riscatto. Quello di una famiglia abituata a pane, amore e fantasia e che piano piano dal Duce e dal Fascismo ottenne qualche agio in più. La casa cantoniera, per esempio. Ancora oggetto dei ricordi: «Non era una casa, era una villa. C'era il forno. Ma anche il pollaio, il porcile, la stalla per il cavallo, il magazzino, il pozzo per l'acqua, l'orto». La casa cantoniera su quel territorio che era palude e che la Bonifica aveva trasformato. Case, strade, la speranza del benessere. Piccoli ricordi di vita quotidiana di chi il fascismo lo ha amato, e di chi ancora oggi fatica a perdonare "chi ancora non lo capisce".

Elisabetta Rizzo