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Latina. Gelo e siccità. La Giunta regionale ha chiesto lo Stato di Calamità. Antonello Iannarilli:
«I danni ammontano ad oltre 82 miliardi di lire»
La Giunta regionale ha approvato la delimitazione delle zone colpite dal gelo e dalla
siccità, dal 1° ottobre 2001 al 31 marzo 2002, nelle province di Viterbo, Roma e Latina,
per il riconoscimento dello stato di calamità naturale. I tecnici regionali hanno accertato
ingenti danni alle imprese agricole operanti in 65 Comuni; danni che hanno superato ampiamente
la soglia minima del 35% della produzione lorda vendibile, prevista dalla legge 185 del '92,
necessaria per accedere agli indennizzi per calamità naturale. L'ammontare economico
causato dai danneggiamenti è stato stimato in oltre 42 milioni di euro, pari a circa 82
miliardi di lire. La delimitazione delle aree colpite sarà trasmessa al ministero per le
Politiche agricole e forestali per l'emanazione del relativo decreto di riconoscimento
dello stato di calamità naturale. Gli agricoltori titolari di aziende ricadenti nelle
aree interessate potranno inoltrare richiesta di indennizzo presso gli uffici decentrati per
l'agricoltura della Regione Lazio competenti per territorio, entro 45 giorni dalla
pubblicazione del decreto ministeriale sulla Gazzetta Ufficiale.
«Le verifiche tecniche - ha sottolineato l'assessore all'Agricoltura, Antonello Iannarilli -
sono state eseguite dai periti regionali con la massima attenzione, tenendo conto delle
colture presenti e del loro stato di sviluppo biologico e in considerazione dell'entità
dell'economia agricola locale».
Mauro Cascio
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