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Luigi Di Mambro (Verdi): « Subito una conferenza di servizi per la viabilità provinciale»

La Federazione dei Verdi del Lazio ha sollecitato le autorità competenti affinché venga indetta una conferenza di servizi per intervenire nei tempi più rapidi sull'assetto della viabilità in provincia di Latina. Osserva il portavoce provinciale dei Verdi, Luigi Di Mambro: «Purtroppo la paralisi nelle scelte ed i cantieri chiusi rappresentano una doppia penalizzazione per la nostra provincia. Anzitutto comportano un intollerabile tributo di sangue per il susseguirsi di incidenti stradali ritualmente previsti, prevedibili, annunciati e non evitati. Non si può sempre e solo puntare l'indice sull'imprudenza degli utenti e sulla inosservanza del Codice della Strada, quando vi sono gravi responsabilità in ordine ai ritardi di programmazione, scelte ed apertura dei cantieri per separare il traffico residenziale e turistico da quello commerciale. In secondo luogo questo assetto ormai superato della viabilità - sia nel suo sviluppo verticale che orizzontale - continua a mortificare la competitività delle imprese che operano in provincia, costrette sempre più alla de-localizzazione per la carenza di infrastrutture anche viarie di raccordo con le grandi vie di comunicazione autostradali e ferroviarie (si pensi al fallimento del Centro Logistico Intermodale di Latina Scalo, destinato comunque a servire solo in parte le imprese pontine). Dunque vi è un duplice problema da risolvere: anzitutto quello della sicurezza, perché non possiamo più accettare di essere una delle aree del Paese con maggiore incidenza sulla mortalità dovuta a sinistri stradali. In secondo luogo quello di rendere più comptitiva l'economia del sud e nord pontino: ovverossia non soltanto fornire al settore industriale quelle infrastrutture indispensabili a reggere la concorrenza in un mercato sempre più esteso, ma anche consentire al settore del turismo - sempre più strategico per la nostra economia - di potersi sviluppare in modo almeno presentabile e meno caotico rispetto ad oggi. Ad esempio la Flacca deve essere radicalmente interdetta al traffico commerciale su gomma e resa più sicura per il traffico turistico locale: altrimenti non vi potranno essere ragionevoli prospettive di sviluppo del turismo legato alle risorse ambientali del sud pontino. Deve almeno partire il cantiere della Pedemontana, ed in questo va accolto immediatamente l'ennesimo appello del Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Ugualmente la Pontina non può continuare ad essere un ibrido fra arteria statale di collegamento e strada urbana costellata di attraversamenti a raso, altrimenti non assolverà in modo accettabile né l'una né l'altra funzione, e conserverà solo il triste primato di strada più pericolosa d'Italia. Occorre privilegiare sistemi di collegamento "interni", affinché il traffico locale non si riversi su questa arteria. Di fronte a tali emergenze non sono accettabili altri ritardi e rinvii, neanche sulla questione del collegamento con la rete autostradale, nel rispetto della qualità ambientale dei tracciati (Cisterna-Valmontone e Fondi-Ceprano). Una conferenza di servizi o - ancor meglio - un tavolo permanente di concertazione, sono strumenti essenziali per affrontare anche il problema della sicurezza sulla strade urbane. Molto si è fatto e si sta facendo in termini di controllo e repressione da parte delle Forze dell'Ordine, ma alcuni circuiti urbani (si pensi alla Latina-Lido e alla Litoranea) devono essere ripensati con urgenza, e resi almeno aderenti agli standard minimi di sicurezza».

Mauro Cascio


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