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Roma. Fiesta. I Los Van Van e la fiebre latina. Roberton: «Gli italiani e gli spagnoli, più degli altri, fanno a gara
a chi ci ama e ci segue di più»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Roberton, uno dei due cantanti dei Los Van Van, lo storico
gruppo cubano, ieri nel palcoscenico romano di «Fiesta», il prestigioso Festival
Internazionale di Musica e Cultura Latinoamericana in corso di svolgimento all'Ippodromo
delle Capannelle. «Un pubblico meraviglioso.
Gli italiani e gli spagnoli fanno a gara
a chi ci ama e ci segue di più. C'è da dire che gli spagnoli sono avvantaggiati quando
cantano le nostre canzoni. Ci sorprende invece vedere che gli italiani sanno comunque
tutti i pezzi a memoria».
Juan Formell e i Los Van Van hanno fatto ballare Cuba e la gente del mondo intero da decine di
anni. Formell in particolare ha all'attivo 16 album e più di 150 composizioni. La loro musica
è giustamente considerata la miglior espressione del più avanzato sound caraibico, che sa
unire tradizione e moderne suggestioni.
I problemi sociali e il quotidiano sono i temi principali delle loro canzoni. Per questa
ragione, per la loro integrità e la salvaguardia dei valori che li hanno sempre
contraddistinti, da anni sono gli ambasciatori ufficiali nel mondo della salsa
e di tutto ciò che è musica cubana, son, danzon, songo e merengue.
Intanto «Fiesta» continua. Stasera c'è Luca Carboni. Domani, dal Cile, gli Inti Illimani. Sabato Giorgia.
Domenica Jose luis Corte's y N.G. La Banda, un altro gruppo cubano.
Claudio Ruggiero
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