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Roma. Radicali Italiani a congresso per liberare e legalizzare l'Italia. Marco Pannella: «Diamo corpo a quello che amiamo: le legge, la legalità»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Marco Pannella, nel giorno di chiusura del primo congresso di Radicali Italiani. In sciopero della sete da giorni per protesta contro la mancanza di legalità del Parlamento. Il leader radicale vuole spingere la classe dirigente a riempire i 13 seggi vuoti al Parlamento italiano, nati dai giochi di prestigio delle liste civetta e che da oramai un buon anno dalle elezioni sono ancora vacanti. Il Presidente della Camera è arrivato a promettergli di risolvere la questione dei seggi entro luglio. Si tratta di risolvere il conflitto dei numeri, rifare i conteggi e decidere il metodo per assegnare i seggi in discussione. Ma per Pannella i tempi sono ancora troppo lenti: “hanno deciso di lasciarmi morire”.
Intanto è in silenzio stampa e non vuole rilasciare più interviste: «Non si liquida questa vicenda con la parola protesta - si è arrabbiato dal palco - che è un modo di giustiziare la storia non violenta dei radicali. Chi lo fa lo querelo. Noi non protestiamo per nulla. Abbiamo un pieno di proposte puntuali e di atti di governo possibili. Diamo corpo a quello che amiamo: le legge, la legalità».

Marco Battistini