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Gaeta. Come ti invento lo sviluppo. Alessandro Martone (Forza Italia): «Dobbiamo al più presto mettere in moto le politiche turistiche»

«La città di Gaeta è ormai al palo e occorre una svolta decisiva per rilanciarne la crescita socio-economica e culturale». Lo afferma Alessandro Martone, neo consigliere comunale, eletto nel gruppo di Forza Italia, il quale ha illustrato ieri nel consiglio comunale di Gaeta le linee-guida su cui intende muoversi fino al 2006: "Gaeta deve diventare una città moderna e vivibile, ma consapevole e gelosa della sua storia e della sua identità, aperta al confronto e capace di riscoprire la sua autentica vocazione turistico-culturale".
La conferma viene dallo stesso sindaco Massimo Magliozzi (nella foto) che – sostenuto dalla coalizione della CDL (Forza Italia, UDC, AN e Nuovo PSI) – ha iniziato con il suo esecutivo un cammino molto impegnativo, con la consapevolezza che la nuova identità, di cui la città ha bisogno, va definita coniugando felicemente tradizione e innovazione.
Martone, incassando i consensi della CDL e dell’opposizione, ha affermato che "ci attendono sfide vecchie e nuove: lo sviluppo, il lavoro, la convivenza sociale, l’immigrazione, la solidarietà, la sicurezza, l’ambiente, le giovani generazioni a cui dare speranze ed un futuro; e Gaeta ha potenzialmente tutte le carte in regola per vivere da protagonista anche questa nuova fase di grande transizione della sua storia ormai bimillenaria".
A Gaeta la popolazione residente diminuisce e invecchia. Come risalire la china? Secondo Martone occorre mettere in atto "un’attenta politica della casa e del lavoro". «Se poi – incalza – sapremo individuare e mettere in atto anche politiche di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alle politiche turistiche, avremo modo di rilanciare l’occupazione e lo sviluppo economico che in questi ultimi anni ha segnato il passo».
L’azzurro Martone sostiene che "il Comune dovrà favorire lo sviluppo della città attraverso azioni concrete ed investimenti mirati di soggetti economici ed imprenditoriali di cui va incentivata la localizzazione sul nostro territorio". E mette il dito sulla piaga quando parla dei 24mila metri quadrati (nel cuore della città) dell’ex Avir inutilizzati da quasi 30 anni e della grande estensione di Arzano dove sono ubicati enormi depositi di carburante in barba alla sicurezza dei cittadini".
La sicurezza deve entrare a pieno titolo nell’agenda politica del governo locale. «Una politica della sicurezza significa saper coniugare legalità, convivenza e solidarietà". Per Martone, militare in pensione, non si tratta di "militarizzare la città, ma di coinvolgere l’intera comunità impostando nuove strategie sul territorio e nei quartieri, affrontando i problemi prima che diventino emergenze».
L’attenzione ai giovani, ai loro problemi, alle loro aspettative, ai loro linguaggi deve permeare, secondo il consigliere forzista, l’azione amministrativa ed essere sempre ben presente nella scelte che si andranno a compiere. «Il tema dei giovani, nella visione di questa Amministrazione, deve – a suo avviso – assumere una valenza strategica ed abbracciare ambiti e scelte molto ampi e diversificati».
Il terziario, che a giudizio di Martone attualmente boccheggia, rimane il settore trainante dell'economia locale: "in esso va evidenziato il ruolo dell'artigianato; e il turismo dovrà essere la voce che deve far registrare forti incrementi e può candidarsi ad essere una fonte importante di produzione del reddito della città".

Mauro Cascio


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