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Roma. Il Parlamento torna nella legalità. Marco Pannella (Radicali Italiani) interrompe
il Satyagraha: «Il grande merito è di Filippo Mancuso»
«La Camera ha cessato di permanere nella condizione di flagranza di reato ed è tornata ad essere una camera quale la costituzione prescrive che sia».
Questo il commento di Marco Pannella sull'esito del dibattito parlamentare che ha finalmente trovato una soluzione sui seggi vacanti da oltre un anno.
Il leader radicale ha subito inteso ringraziare quelli che ha definto "gli attori di questa bella pagina: gli oltre 3500 detenuti e i 3000 radicali che hanno dato vita ad un Satyagraha che è riuscito a dimostrare la forza della nonviolenza per la vita del diritto e il diritto alla vita".
Un riconoscimento il leader radicale lo riserva anche al presidente della Camera Pierferdinando Casini che - sottolinea Pannella - "ha guidato questo rientro nella legalità con notevole forza e finalmente contro la tradizione di presidenti delle Camere ligi alla ragion di stato e non al senso dello stato".
Pannella ha poi voluto sottolineare il fatto che sia stato proprio Filippo Mancuso a porre termine alla vicenda ed a segnare "il felice di rientro nella legalità, a poche settimane dal giorno in cui sinistra e destra lo hanno giustiziato", impedendone l'elezione a giudice costituzionale.
"La proposta Mancuso, indipendente dal merito della soluzione che propone - ha sottolineato Pannella - corrisponde agli obiettivi del Satyagraha".
In conclusione, il leader radicale ha espresso il proprio auspicio che oggi "il presidente del Parlamento sia pari al presidente della Camera" e che dunque possa essere raggiunto il "voto utile" per l'elezione degli otto membri laici del Csm, con il quale il Satyagraha avrà raggiungo tutti i suoi obiettivi.
Mauro Cascio
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