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I DS: "Ancora lassismo e deregolamentazione"
Duro intervento di Mauro Visari, consigliere comunale dei Democratici di Sinistra. "Le lezioni degli anni '80", si legga in una nota, "non sono servite a niente, gli scempi urbanistici e lo sfruttamento dissennato del territorio non sono finiti.
Anche la maggioranza della Giunta Finestra ci regala esempi di degrado e abbandono.
Il PRG vigente individua la zona a "servizi generali", ad esempio uffici pubblici o struttura di pubblica utilità,
nei pressi della Motorizzazione Civile, tuttavia, in questi anni, il lassismo e la totale mancanza di capacità nel pianificare, non hanno prodotto in quella zona la realizzazione di alcun intervento di servizio alla collettività.
Ormai i vincoli sono scaduti e quella zona è sottoposta alle norme per la zona cosidetta "bianca", cioè senza vincoli.
Questo si traduce nella possibiltà da parte dei proprietari di realizzare interventi in modo libero e non pianificato, pur se con un indice piuttosto basso.
Infatti, la Commissione Urbanistica ha espresso un parere favorevole per la costruzione di una villa e di un capannone, dichiarando di fatto che la destinazione della zona è cambiata da "servizi generali" ad "agricola".
Alcune cosiderazioni. Il PRG di Cervellati prevede destinazione agricola in quella zona e nuove costruzioni solo come eccezione. Potrebbe verificarsi inoltre una situazione per cui oggi si costruisce con l'indice della zona bianca (0.03) poi un altro giorno con l'indice della zona servizi (2)
e magari domani con l'indice della zona agricola (0.02). Un vero disordine. Lo scorso 31 Dicembre sono decaduti gli effetti della delibera di consiglio che normava l'edificabilà in zona agricola. Secondo il principio affermato oggi, l'amministrazione intende dare forse concessioni edilizie in zona agricola con le modalità
della zona bianca? Ci chiediamo se Cervellati sia stato mai informato di queste scelte che l'amministrazione sta facendo. Si continua a non pianificare. Se cambio di destinazione ci deve essere, ci sembra corretto farlo con una apposita deliberazione consiliare, non con una veloce votazione in commissione. È ora che qualcuno si assuma le proprie responsabiltà per i danni che produce alla cittadinanza e alla economia.
Insomma troppe leggerezze e troppe inadempienze, poca pianificazione e nessuna prospettiva reale per la città che cresce e ha sempre più bisogno di svilupparsi in modo corretto.
Alessandro Lampasi
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