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Incursione allo studio di De Amicis, le reazioni del mondo politico. Il DS: "Colpa dell'eccessiva ideologizzazione dell'azione politica della destra cittadina".
Latina. Dure le prese di posizione dei partiti del centrosinistra alla notizia degli atti vandalici nello studio del consigliere popolare Enzo De Amicis. In particolare Claudio Moscardelli, segretario provinciale del suo partito ha osservato che "il clima in città sotto il profilo dell'ordine pubblico è da tempo degenerato e il PPI ha già programmato un convegno sui tei della criminalità e della questione morale per sensibilizzare autorità politiche ed istituzionali ad un'azione più coordinata ed incisiva e svegliare l'Amministrazione Comunale
dal torporee e dall'indifferenza sulla questione dell'ordine pubblico a Latina. Pensiamo che quanto accaduto al copogruppo De Amicis rimanga un episodio isolato, è necessario tuttavia evitare che continuino a cadere nel vuoto le preoccupazioni espresse in questi anni sul clima di violenza segnato da episodi assurti anche alla cronaca nazionale e da un lassismo che ha favorito la penetrazione criminale nel tessuto economico e sociale della nostra comunità". Dura la presa di posizione dei DS: "Valutiamo con forte preoccupazione il fatto che nella destra latinense si ritenga di dovere e potere intimidire rappresentanti dell'opposizione. Il gesto assume ulteriori gravi significati se collegato alle continue provocazioni che in questi ultimi giorni sono state effettuate nei confronti di coloro che partecipavano alla Festa dell'Unità. Tali elementi rivelano la deriva squadristica di alcuni settori della destra cittadina, che pensa di poter ridimensionare, attraverso la minaccia e l'intimidazione, l'efficacia e la determinazione dell'azione politica dell'opposizione".
Mauro Cascio
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