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Latina. LSU. Infelici dichiarazioni di Michele Forte: «I sindacati stanno promettendo cose irrealizzabili».
Patrizio Cacciotti: «Vaneggia»
Michele Forte sceglie le parole sbagliate nel momento sbagliato. Un'uscita incauta, tanto che
lo stesso Delio Redi, compagno di partito (Udc), frena e ricuce. Tema: lavoratori socialmente utili in Provincia.
Svolgimento, del senatore della Repubblica (e presidente del consiglio provinciale):
«Sono stato il primo a studiare e proporre le iniziative migliori e fattibili per trovare una soluzione al problema. Ho detto iniziative fattibili, proprio perché ritengo che in tale vicenda ci sia qualcuno che stia speculando sulla pelle di questi lavoratori, facendo credere loro cose che invece non sono assolutamente realizzabili e che rischiano solo di essere un miraggio.
Chi ha seguito questa vicenda sa come io abbia personalmente cercato di tenere aperto il dialogo con i lavoratori ed i rappresentanti sindacali, suggerendo anche ipotesi di cooperazione che, se attuate, potrebbero forse rappresentare l’unica vera via di uscita dal problema. Ad attaccarmi oggi è, invece, proprio colui che maggiormente soffia sul fuoco della polemica, sfruttando le disgrazie altru»
Patrizio Cacciotti, rappresentante di una delle tante sigle sindacali che si stanno interessando al problema,
insorge: «Quanto affermato da Forte fa ridere». E aggiunge: «Se proprio di "sfruttamento" dobbiamo parlare
è Forte che utilizza gli LSI per fronteggiare i bisogni di una pianta organica inadeguata e obsoleta. I lavoratori
e le lavoratrici chiedono di essere stabilizzati perché questa situazione non è più tollerabile. Dicono che i lavoratori
godono di "assistenza"... in realtà gli unici ad essere assistiti sono proprio gli Enti utilizzatori, che da anni utilizzano
questi lavoratori a costo zero, senza diritti, per coprire le carenze della incapacità amministrativa di cui il senatore
e il suo degno compare Martella ne sono fieri rappresentanti.
A nulla sono valse fino ad ora tutte le richieste dei lavoratori di trovare uno sbocco occupazionale, a nulla è valso fino
ad ora il continuo tentativo del sindacato: l'Amministrazione Provinciale, con i suoi assessori e dirigenti sono prigionieri
di un immobilismo che parte dai due maggiori esponenti e si allarga inevitabilmente a tutta l'Amministrazione.
È vero che Forte ha sollecitato delle riunioni con il sindacato per capire ciò che il sindacato rivendicava,
ma nessuna delle richieste fatte hanno trovato risposte adeguate. Forte, e con lui il Presidente Martella,
ha vaneggiato interventi di società di lavoro temporaneo alle quali affidare di volta in volta degli appalti, condizionandoli
alla assunzione degli LSU. Ricordiamo al senatore Forte, qualora lui fosse distratto, che nel mese di giugno proprio il senato
ha ripristinato la possibilità per gli Enti utilizzatori di assumere tutti i LSU, senza alcuna riserva. Quindi, cari amministratori,
sbrigatevi. Elaborate i piani di stabilizzazione per agganciarvi a questa possibilità. Il Fondo Nazionale per l'Occupazione
e la Regione Lazio finanziano fino a circa 25.000,00 Euro per ogni lavoratore assunto. Impediremo che quei
soldi arrivino alle tasche dei privati».
Gli LSU, intanto, continuano il loro sciopero.
Mauro Cascio
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