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Formia. Tavolo di consultazione per lo sviluppo delle strutture turistico-ricettive. Erasmo Picano: «Supereremo presto tutte le difficoltà»

«Un tavolo di consultazione permanente è stato istituito ieri nel Palazzo comunale di Formia con l’obiettivo di favorire e monitorare lo sviluppo delle strutture turistico-ricettive lungo la fascia costiera, attraverso un più equilibrato uso dello spazio pubblico e privato che vada in direzione di una riqualificazione della città». La decisione è stata presa al termine di una riunione presieduta dal sindaco Antonio Miele e alla quale hanno partecipato il vice sindaco Erasmo Picano, assessore all’urbanistica; il presidente dell’Associazione commercianti formiana Gianni Gargano, coadiuvato dal segretario Marrigo Rosato e dal consulente Massimo Macera; i rappresentanti della SIB (la federazione degli stabilimenti balneari) Filippo Rella, Lorenzo Girardini ed Enzo Franciosa.
Ma per poter "fare impresa" occorrono investimenti e i rappresentanti degli operatori lo hanno detto a chiare lettere: "i costi di realizzazione del sistema infrastrutturale di supporto alla fascia costiera sono elevati, ma noi cercheremo i giusti canali di finanziamento, coinvolgendo anche aziende private e cittadini che intendano investire sul nostro litorale per offrire un prodotto di qualità".
Il vice sindaco Picano ha però osservato che "il sistema urbano, lungo la fascia costiera del nostro Comune, risulta a tutt’oggi caratterizzato da una situazione di difficoltà crescente per quanto concerne le reti di connessione viaria e la situazione ambientale". Infatti, la situazione attuale impedisce ai formiani di usufruire di un bene, quale il demanio marittimo, a pochi passi da casa. Il passaggio di alcune competenze dalla regione ai Comuni ha causato dei ritardi e, a volte, situazioni paradossali. Con L.R. 14/99 è stato ripartito e sub-delegato l’esercizio delle funzioni in materia di demanio marittimo tra Regione, Province e Comuni e con le successive deliberazioni regionali si sono ripartite le funzioni amministrative sul litorale marittimo e sulle aree demaniali immediatamente prospicienti, per finalità turistico-ricreative.
Il Comune di Formia ha approvato con deliberazione del consiglio comunale n. 38/97 il PUA-Piano di Utilizzazione degli Arenili, adottato con delibera della Giunta regionale n.645 del 20/9/2000 in cui sono riportate anche le prescrizioni dettate dagli enti competenti alle quali il PUA doveva adeguarsi oltre a tutte le prescrizioni e criteri previsti nella delibera di giunta regionale n. 2816/99. Picano ha annunciato che "il PUA sarà aggiornato in funzione delle esigenze degli operatori e se ne comincerà a parlare con la ripresa autunnale".
Per la redazione degli elaborati di supporto al Piano di Utilizzazione Arenili, il Comune, con delibera di giunta n. 333/2001, ha affidato l’incarico professionale all’arch. Zaira Di Rocco. La quale ha sottolineato che "in fase di elaborazione, le tavole di ricognizione dello stato di fatto, mancanti negli elaborati base del PUA approvato, hanno evidenziato una notevole carenza dei servizi tecnologici a rete e di accessibilità e mobilità interna, soprattutto per il litorale di levante (svincolo Comando Carabinieri-S. Janni)".
Questi elaborati, ha aggiunto il sindaco Miele, saranno di supporto ad un Piano di sviluppo turistico-ricettivo di quel tratto di costa, compatibilmente con il sistema ambientale". Difatti, "la finalità che l’Amministrazione vuol perseguire con il PUA – ha ribadito l’assessore Picano – è individuabile nella regolamentazione della fruizione del bene demaniale per fini turistici, in un regime di compatibilità con gli obiettivi di tutela e salvaguardia dell’ambiente costiero fissati nelle leggi regionali".
Per garantire una corretta attuazione e gestione del PUA e perseguire politiche di riqualificazione della zona, l’Amministrazione Miele "procederà attraverso un duplice indirizzo che richiama l’innalzamento della qualità del litorale formiano a fini turistico-ricettivi: rafforzare la disponibilità dei servizi urbani ed infrastrutturali e migliorare il sistema della mobilità interna".

Mauro Cascio


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