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Partito popolare italiano: «Sosteniamo Enzo De Amicis»
La vicenda di Enzo De Amicis, il capogruppo del Ppi nel Consiglio comunale di Latina, continua ad essere l’argomento principale della vita politica cittadina. Il consigliere ha subìto un grave atto vandalico quando, alcuni giorni fa, degli ignoti si sono introdotti nel suo studio medico mettendolo a soqquadro, lasciando poi come “firma” il disegno di una svastica su di un foglio. L’episodio, indubbiamente grave, fa scattare la risposta del Partito popolare che ha convocato stamane una conferenza stampa, dove erano presenti anche altri dirigenti del partito come Mauro Carturan e Massimo Panini. «Il Ppi pontino è al fianco del consigliere Enzo De Amicis – conferma, pacato nei toni ma fermo nella sostanza, Claudio Moscardelli, segretario provinciale del partito – d’altronde il partito non lo ha mai lasciato solo nelle sue battaglie. Il Ppi svolge il suo ruolo d’opposizione in modo molto netto e chiaro. Stiamo sostenendo da mesi il tema della questione morale e dell’ordine pubblico in città, tanto che il sei ottobre organizzeremo un convegno, e purtroppo questa vicenda si inserisce in modo drammatico nel nostro lavoro». Ovvia la serie di deduzioni per capire le motivazioni dell’incredibile episodio, sulle quali comunque ha immediatamente iniziato a lavorare la Polizia. «Noi non crediamo nel movente politico – prosegue Moscardelli – ma non perché la città non sarebbe in grado di produrre un effetto del genere. Siamo più propensi a credere che i motivi vadano ricercati nell’attività politico-amministrativa svolta fin qui. Il Ppi, per tramite di De Amicis come capogruppo consiliare, è stato in prima linea nelle battaglie a proposito della vicenda Intermodale, sulla Latina Ambiente e la sua gestione, sulla speculazione edilizia. Non sappiamo però quali “tasti” siamo andati a toccare». Ancora più duro l’intervento di Leonardo Valle, segretario comunale Ppi, il quale sottolinea che «Latina è appetibile per la grande criminalità, offriamo una città paralizzata nella vita politica e in quella tecnica. Non esiste più il dibattito culturale sui grandi temi, rimane solo lo scontro sulle poltrone e sui gettoni di presenza. L’attuale maggioranza sembra voglia sterilizzare il dibattito. In questi giorni mi sono vergognato come cittadino e come segretario del partito, mi aspettavo un intervento delle istituzioni politiche in segno di solidarietà verso De Amicis. Tacciono tutti. I parlamentari pontini e soprattutto il sindaco Finestra». In effetti solo ieri la segreteria provinciale di An ha diramato un comunicato di solidarietà, non si registrano altre prese di posizione delle forze politiche, tranne che un comunicato dei Ds che spiega la vicenda come un gesto dello “squadrismo fascista”. Forse anche per questi motivi traspira maggiormente l’amarezza di Enzo De Amicis: «Ho sempre tenuto alto il tono dello scontro politico. Quello che è successo forse è anche il risultato della stasi dei grandi progetti dell’amministrazione, questi sono segni della sua difficoltà a lavorare. Personalmente non ho ricevuto nessun segno di solidarietà dalle forze politiche di maggioranza, se si eccettua il comunicato di An. Per essere sincero mi aspettavo qualcosa, ma niente solo silenzi. Mi dispiace che non si siano fatti sentire, per il loro ruolo istituzionale, il sindaco Finestra e il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Zaccheo. Ripeto, mi dispiace ma sono anche preoccupato: quando non c’è la sensibilità politica…Mi aspetto almeno un Consiglio comunale, che fino ad ora non s’è sentito». Diverso l’atteggiamento del Consiglio provinciale, riunito oggi per altri motivi, dove per la vicenda di De Amicis la maggioranza ha presentato un Ordine del giorno di solidarietà, nei confronti del consigliere, votato poi all’unanimità dall’assemblea.
Remigio Russo
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