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Latina. Scuole nel caos. Giorgio De Marchis (Ds) accusa: «Vincenzo Zaccheo ha fatto soltanto proclami. Ancora nulla di concreto ed operativo»

«Continua senza interruzioni la fase degli annunci che il Sindaco Zaccheo ha inaugurato all’indomani delle elezioni amministrative. Si annuncia su tutto, dai trasporti alla discarica, dalle biblioteche al PRG, dal personale del Comune all’emergenza scolastica. Quando però si deve passare al momento operativo allora l’amministrazione Zaccheo viene colta da una sindrome paralizzante. Infatti non un solo problema oggi sul tappeto è stato affrontato e risolto». Sono parole di Giorgio De Marchis e Domenico Di Resta dei Democratici di Sinistra.
«Emblematica è la situazione caotica nella quale si trova il sistema scolastico cittadino, dove si sta riproponendo una situazione di disagio che la nostra città non viveva da decenni. All’interno di questa vicenda l’amministrazione Zaccheo ha svolto soltanto un’azione per la difesa “storico-politica” del Vittorio Veneto, ma non ha avuto né la forza politica né la capacità progettuale per proporre un piano d’intervento che scongiurasse questa inaccettabile “guerra” del tutti contro tutti che l’amministrazione provinciale, con le proprie proposte sbagliate, ha posto in essere. Ci saremmo aspettati e ci aspettiamo che il Comune di Latina svolga un ruolo attivo e si faccia promotore di iniziative e proposte capaci di risolvere positivamente l’emergenza scuola, perché se è vero che molte delle competenze sulla scuola appartengono alla Provincia, è altrettanto vero che il Comune non può far finta di nulla visto che la soluzione di alcuni problemi dipendono anche da scelte che deve operare il Comune stesso , dal fatto che tutte le scuole in questione ricadono sul suo territorio, e che saranno gli studenti di Latina quelli che pagheranno il conto salato di questa emergenza. In quest’ambito è necessario che il Comune, entro breve tempo, renda disponibile un’area per la costruzione del Liceo tecnologico “G. Marconi”, cosa che l’amministrazione Finestra non ha mai fatto anche in presenza di richieste ufficiali, al fine di risolvere uno dei nodi che hanno determinato questa situazione. Più complessivamente riteniamo necessaria la convocazione di un consiglio comunale straordinario sull’emergenza scuola, da tenersi nei primi giorni di settembre, per valutare la situazione complessivamente e per predisporre un piano di proposte da parte del Comune mirato a risolvere le emergenze presenti in diversi istituti del capoluogo come il Geometra “A. Sani”, il Liceo “D. Alighieri”, il Liceo “E. Majorana”, il Liceo Artistico e quello Tecnologico “G. Marconi”. La vicenda dell’edilizia scolastica sollecita infine riflessioni politiche più generali. Da un lato emerge con chiarezza il fallimento delle Giunte di Centro destra che da otto anni governano Comune e Provincia di Latina e hanno riportato la situazione dell’edilizia scolastica ad un livello di emergenza quale da molto tempo non si registrava. Dall’altro si evidenzia ancora una volta l’assenza di cultura di governo delle Giunte di centro destra del Comune e della Provincia che, pur essendo politicamente omogenee, sono impegnate, come è avvenuto in questo caso, a rimpallarsi responsabilità e a frapporsi ostacoli piuttosto che a definire una strategia e un impegno comune sui grandi problemi che riguardano Latina. Così, tra Martella troppo impegnato a fare l’apprendista stregone della politica in vista delle elezioni comunali di Sezze per occuparsi dei problemi delle scuole della provincia e Zaccheo che ancora non ha capito che la campagna elettorale è finita e non è più tempo di proclami, ma di azioni amministrative, il rischio è che a rimetterci siano migliaia di studenti e le loro famiglie, ai quali i DS esprimono solidarietà ed impegno per la soluzione dei problemi».

Mauro Cascio


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