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Latina. Termoinceneritore. Domenico Di Resta risponde a Bianchi: «La sua smentita è più che
altro una conferma. La giunta è screditata»
«La dichiarazione del vicesindaco Bianchi, a nome della Giunta Comunale, in merito alla
vicenda dei rifiuti, non solo non elimina i dubbi, ma conferma e aggrava quanto detto
nei giorni scorsi». Parla Domenico Di Resta, capogruppo consiliare dei DS di Latina.
«Risulta con chiarezza che il Comune era a conoscenza del progetto
presentato da Ecoambiente circa l'utilizzazione delle vasche S1, S2, S3 per i prossimi
5 anni. Il tentativo di far apparire questa come una conseguenza dovuta di atti precedenti
non solo non corrisponde al vero, ma non toglie nulla alla realtà dei fatti: la discarica
durerà per almeno altri 5 anni e il Sindaco e la Giunta, essendo a conoscenza di tale
situazione, come conferma lo stesso Bianchi, hanno detto il falso al Consiglio Comunale,
affermando che la discarica sarebbe stata chiusa.
Il vicesindaco conferma che il progetto di termovalorizzatore esiste. Dice che è stato
presentato dal Co.la.ri. Nessuno ha mai detto il contrario. a da chi è costituito il
Co.la.ri. se non da società partecipate dal Comune? La decisione di dar vita al Co.la.ri.
non è stata forse approvata dalle assemblee e dagli organi di amministrazione di
Ecoambiente e di Latina Ambiente, di cui fanno parte i rappresentanti del Comune di
Latina? Il Sindaco, il vicesindaco che era tale anche nella passata legislatura, l'assessore
al ramo non ne sapevano nulla? È quasi più preoccupante del fatto che avessero avallato il tutto.
Il vicesindaco conferma la volontà di realizzare il termovalorizzatore a Latina. Parla addirittura
di incontri con il Ministro dell'Ambiente che avrebbe dato concrete assicurazioni per il
finanziamento del termovalorizzatore. Lasciamo stare la gravità di quest'ultima affermazione
(un Ministro che darebbe assicurazioni sul finanziamento di un'opera decisa da nessuno
e peratro a un organo incompetente) che pensiamo sia da attribuire solo a un eccesso di
millantato credito della Giunta. Ma chi avrebbe deciso la realizzazione
del termovalorizzatore, visto che non è questa competenza del Comune? Ammesso che se ne
accerti la necessità, l'ubicazione dovrà essere definita nei modi previsti dalla legge dagli
organi sovracomunali con la partecipazione di tutte le amministrazioni del bacino.
Oppure Regione e Provincia hanno abdicato ai loro ruoli? Il vicesindaco rinvia ad un
futuro dibattito per l'ubicazione: perché non dice con chiarezza che comunque un eventuale
termovalorizzatore, di cui secondo noi non c'è
alcuna necessità, non sarà mai realizzato a Borgo Montello, perché l'area in oggetto è
incompatibile con la sua destinazione d'uso e con tutte le ipotesi di sviluppo dell'area?
Su questi temi ribadiamo la necessità di convocare immediatamente il Consiglio Comunale
che è la sede propria per chiarire le vicende e assumere le decisioni conseguenti. Alla luce
di tali smentite-conferme appare davvero goffo il tentativo di gettare fumo parlando di
"offensive tendenti a screditare l'amministrazione comunale e a creare allarmismo nella
cittadinanza". Purtroppo non c'è bisogno di offensive e di piani. Questa Giunta rischia
di screditarsi prima di nascere perché invece del confronto limpido e dell'assunzione
delle responsabilità sembra prediligere vecchi metodi basati sul trasformismo, lo
scaricabarile, il gioco delle parti».
Mauro Cascio
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