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Viterbo. La magia. Domenico Cambareri: «È un livello ulteriore di conoscenza degli accadimenti,
ma destinata solo ad intelligenze "elette"»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Domenico Cambareri, filosofo e saggista.
Il principio delle "coincidenze". Un principio sperimentale, psicoanalitico ma
anche filosofico. «Sicuramente sì. La magia è un livello ulteriore di conoscenza degli accadimenti.
È una ricerca che va protetta dalle fattucchiere e dai tanti altri fenomeni più o meno alla moda».
Il mago raggiunge alti livelli di conoscenza? «Questi sono àmbiti che possono portare nuovi
orizzonti alla realtà. Una ricerca attiva di menti attive. Una ricerca che forse non sarà mai compiuta».
Magia e filosofia, palesano una forma di relazionalità particolare tra uomo, natura e Dio?
«Certo. Su questo punto convengono anche tutte le teorie scientifiche». La brama incessante del conoscere
può portare a grossi risultati». Che tipo di rapporto c'è tra magia, filosofia e scienza?
«Un tempo non c'era differenza. Basti pensare a Platone, al rinascimento a Leibniz oppure a Newton.
Aspetti diversi di un mondo intellettualmente eletto che ricerca la Verità».
Elisabetta Rizzo
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