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Cisterna. Allarme occupazione. Ex Bonoil, le banche frenano. Si confermano le previsioni
nere dei sindacati. L'appello di Stefano Orsini
Si è riunito, presso la sede della Provincia, il Tavolo di Concertazione convocato dall’Assessore alle Attività Produttive Stefano Orsini per discutere delle problematiche inerenti la situazione produttivo -occupazionale dello stabilimento Pasqualini di Cisterna, ex Bonoil.
Oltre alle associazioni imprenditoriali ed alle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) era presente anche l’imprenditore Pasqualini e un rappresentante della giunta comunale di Cisterna.
L’incontro ha testimoniato di un’ennesima fumata nera nella ricerca di una soluzione capace di garantire il posto di lavoro agli operai della Pasqualini, confermando così le previsioni pessimistiche avanzate dai sindacati.
Di nuovo c’è stata solo la conferma di una lettera di intenti inviata nei giorni scorsi dalla società Cisternino, che si dichiara disposta a prendere in esame la possibilità di rilevare l’attività imprenditoriale della Pasqualini.
L’ampio confronto che è scaturito dall’odierno Tavolo di Concertazione ha ribadito, una volta di più, il ruolo determinante svolto nell’intera vicenda dai sedici istituti di credito che detengono tutte le quote di debito della Pasqualini spa e che sono, in pratica, i veri possessori dello stabilimento di Cisterna. A tal fine Orsini ha comunicato che entro la prossima settimana, insieme ai sindacati, provvederà a contattare i responsabili delle sedici banche così da cercare di valutare concordemente la possibilità di una soluzione adeguata.
Per le organizzazioni sindacali l’unica strada percorribile è appunto quella di un contatto diretto con gli istituti di credito cercando di far comprendere loro che forse non è conveniente continuare a rifiutarsi di vendere lo stabilimento di Cisterna, stante il rischio di ritrovarsi a carico, entro breve tempo, un impianto che allora non avrebbe più alcun valore.
Mauro Cascio
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