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Terracina. La città è la memoria degli uomini. Una sala comunale intitolata a
Marie-Renè de La Blanchère: «Studiò e amò il nostro territorio»
Il Comune di Terracina, allo scopo di conservare la memoria dello studioso francese e della sua opera, per l'importanza e le significative implicazioni che hanno avuto sia per la storiografia locale sia per la vita culturale e sociale della città, ha deciso di intitolare a Marie-Renè de La Blanchère la Sala Comunale di Via della Salita Annunziata, già Chiesa di S. Domitilla nel Palazzo della Bonificazione Pontina, sala che è stata inaugurata il 29 Giugno scorso a conclusione del suo restauro conservativo.
L'iniziativa, promossa in collaborazione con le Associazioni culturali WWF, Archeoclub e "Cultura e Territorio" che hanno proposto l'intitolazione, e con l'Ècole Françaiese de Rome, che ha dato il proprio consenso, è stata inoltre promossa per ricordare il notevole lavoro intellettuale e culturale che Giovanni Rocci, curatore e traduttore italiano dell'opera di La Blanchère, ha saputo sviluppare attraverso il recupero e la diffusione di quei documenti storici.
L'iniziativa è stata infine promossa per favorire, nei cittadini e soprattutto nei giovani e nel mondo della scuola, la conoscenza e l'approfondimento di un periodo molto importante per la storia recente della città di Terracina.
Nell'Aprile del 1879 lo storico francese Marie-Renè de La Blanchère, allora allievo dell'Ècole Françaiese de Rome, fu incaricato di realizzare una ricerca scientifica avente come tema le antichità del Circeo. In breve tempo, tuttavia, l'obiettivo fu mutato da La Blanchère, sulla base dell'acquisita consapevolezza che "…è Terracina la chiave storica delle Terre Pontine, da tutti i punti di vista…".
Nei tre anni successivi, fino al 1881 prenderanno così forma quegli studi sul territorio pontino e su Terracina la cui importanza rimane senza dubbio fondamentale non soltanto per la storia del Lazio e dell'Italia antica, ma anche per la storia moderna dei luoghi che egli studiò, considerando le profonde trasformazioni che essi hanno subito da allora sino ad oggi. Studi che lo stesso La Blanchère aveva per altro considerato soltanto come parti del più grande lavoro su "La Via Appia e le Terre Pontine nell'antichità", opera che purtroppo non riuscì mai a compiere per la sua immatura scomparsa, avvenuta nel 1896 a Parigi, a soli quarantatré anni, probabilmente a causa delle continue febbri malariche a cui fu soggetto nel suo soggiorno pontino.
La moderna chiesa di S. Domitilla fu costruita tra il 1835 e il 1850 all'interno del Palazzo della Bonificazione Pontina, allora interessato da un notevole intervento di ristrutturazione e d'ampliamento. Essa sostituì la chiesa precedente, d'origine medievale, ubicata nell'angolo opposto alla nuova, verso est, e demolita pochi anni prima, insieme con altri edifici per ampliare l'attuale Piazza S. Domitilla. La nuova chiesa, ad aula unica e con ingresso aperto sulla Salita Annunziata, fu realizzata in forme neoclassiche, come indica lo stile architettonico del prospetto di facciata e, soprattutto, la decorazione interna. Dismessa dal proprio uso sin dall'ante guerra è rimasta per lunghi decenni in stato di degrado e d'abbandono. Acquisita dal Comune, insieme all'intero Palazzo della Bonificazione Pontina, è stata ristrutturata ed il 29 Giugno 2002 ufficialmente inaugurata come spazio culturale pubblico.
Ore 17 in Piazza Domitilla saluto del Sindaco Stefano Nardi (nella foto), ore 17,15 presentazione dell'Assessore all'Educazione e alla Cultura Maria Rosaria Saccucci, ore 17,30 presentazione del rappresentante delle Associazioni Culturali Giovanni Iudicone, ore 17,45 relazione del direttore dell'Ècole Françaiese de Rome Andrè Vauchez, ore 18 intervento di Paolo Tramonti già presidente dell'Associazione Culturale "Altra Città", ore 18,15 lettura di alcuni brani tratti dalle opere di Marie-Renè de La Blanchère da parte di studenti dell'I.T.C. "A. Bianchini" di Terracina accompagnati da brani musicali eseguiti al piano da Emiliano Giannetti, ore 18,45 donazione del volume originale di Marie-Renè de La Blanchère all'Archivio Storico del Comune di Terracina, ore 19 visita libera dei partecipanti alla nuova Sala Comunale "Marie-Renè de La Blanchère", già chiesa di S. Domitilla.
Mauro Cascio
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