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Fondi. Donne e politica. Claudio Fazzone: «Sanno migliorare l'azione politica». Maria Burani: «Sempre presenti se si
tratta solo di lavorare»
Un tema da decenni all'attenzione del dibattito, delle riflessioni della società contemporanea:
il ruolo delle donne, le iniziative e le lotte per il riconoscimento dei propri diritti, la "parità" dei diritti,
l'impegno in politica. In particolar modo su quest'ultimo aspetto la Presidente della Fidapa
sezione Fondi-Lenola Donatella Di Biasio ha promosso il convegno svoltosi lo scorso 20 settembre
presso il Castello Baronale di Fondi.
Claudio Fazzone ha riconosciuto le notevoli qualità della donna, in grado di migliorare l'azione politica,
di qualificare l'impegno amministrativo, ma "questo non può essere imposto da norme legislative
ma deve scaturire dalla capacità organizzativa e propulsiva delle donne stesse.
«Il senso più alto della politica di mettersi al servizio della società», ha affermato Maria Burani,
«si sposa efficacemente con il genere femminile: andare al concreto, trovare le soluzioni praticabili,
è quello che accade ai diversi livelli politici ed istituzionali ad opera delle donne presenti con alta percentuale
soprattutto dove c'è da lavorare e da operare, come nelle commissioni parlamentari, ma in ridottissima
percentuale negli ambiti decisionali "occupati" dagli uomini».
«Occorre avviare una interlocuzione di merito con il mondo maschile», ha affermato invece Sesa Amici,
«soprattutto al valore della democrazia, al tema della formazione del consenso, in cui la personalizzazione,
il costo dell'impegno, alterano notevolmente le condizioni di parità di accesso. Per questo occorre
rivedere l'articolo 51della Carta Costituzionale. Il ruolo delle donne non deve esaurirsi a compito di supplenza,
ma avere un obiettivo più alto: quello di contare, decidere, poter cambiare».
Hanno chiuso l'incontro Anna Teresa Formisano, Maria Teresa Scalesse e Lilli Chiaromonte.
Rita Bittarelli
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