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Formia. Il silenzio dei comunisti. Alfredo Reichlin: «Non areniamoci in un confuso movimentarismo. Non ci rende credibili come forza di governo»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Alfredo Reichlin, uomo di punta della dirigenza comunista dal periodo di Togliatti a quello di Berlinguer. Proprio partendo dalla sua esperienza nei quadri dirigenziali, Reichlin è veramente deciso quando parla di "una situazione che oggi mi sembra grave", riferendosi all'attuale stato di cose nella politica italiana. «È oggi che dobbiamo agire per cercare di arginare la vittoria della destra, una vittoria che comunque non è stato un vero e proprio "sfondamento elettorale". La sinistra deve prendersi la responsabilità di guidare, di governare quelle classi sociali che rappresenta e quei movimenti che oggi stanno rinascendo, cercando di indirizzarli verso un unico obiettivo comune; perché o la sinistra si riqualifica come portatrice di proposte concrete per l'Italia, o si corre il rischio di restare arenati in un confuso movimentarismo che non basta da solo a far assurgere la sinistra a partito di governo». Il libro «Il silenzio dei comunisti» è stato presentato nella sala consiliare del Comune di Formia: una delle tante iniziative di spessore della libreria Tuttilibri.

Glauco Di Mambro