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Sezze. Verso il voto. Edoardo Castellucci (PdCI): «C'è chi si ricorda dell'unità della
sinistra solo quando si avvicinano gli appuntamenti elettorali
«Si susseguono in questi giorni, sulla stampa locale, interventi di autorevoli esponenti politici del centro sinistra che invitano all'unità della coalizione dell'Ulivo in vista dell'appuntamento elettorale di Sezze». Osserva Edoardo Castellucci:
«Come Segretario Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani, mi corre l'obbligo di intervenire nel dibattito in corso per rammentare, soprattutto al Segretario provinciale della Margherita, che i Comunisti Italiani fanno parte del centro sinistra, sono forza di governo a Sezze, ed occupano una posizione importante nella politica dell'area dei Monti Lepini, cosa che non mi risulta di alcuni esponenti della Margherita sezzesi, dei Verdi e dei Socialisti Democratici. Questi ultimi, guarda caso, hanno abbandonato al proprio destino la coalizione del centro sinistra a Latina per avventurarsi in azioni di becero protagonismo.
Non si può continuare a fare finta che nulla è accaduto, è necessario, a livello provinciale, un chiarimento all'interno delle forze che si identificano nell'Ulivo e nel centro sinistra, per arrivare ad un modo comune di lavorare e di gestire il cambiamento per il governo delle città, in vista di appuntamenti elettorali che non riguardano solo Sezze ma interessano da qui alla primavera del 2004 la totalità dei Comuni della Provincia».
«Ci si ricorda dell'unità dell'Ulivo e del centro sinistra solo quando ci sono imminenti appuntamenti elettorali, solo quando bisogna indicare e scegliere un candidato a Sindaco. Ogni volta si torna a parlare di una "cabina di regia" provinciale, poi dopo le elezioni ognuno torna a coltivare il proprio orticello, ci si dimentica degli accordi e dei programmi e ad ogni appuntamento elettorale si deve ricominciare da capo.
Questi atteggiamenti, che portano al "suicidio" della sinistra e del centro sinistra, sono il sintomo del fallimento e della sconfitta di chi è sempre alla ricerca del protagonismo, di chi ha smarrito la strada della Politica per prediligere quella del personalismo, di chi vive solo il giorno dopo giorno e che preferisce una sinistra senza idee e senza prospettive. Una sinistra che agisce solo per sopravvivere.
Non possiamo permetterci di sopravvivere, faremmo il gioco della destra, dobbiamo riportare i partiti al centro dell'azione politica, ridisegnare lo scenario della sinistra e del centro sinistra in una provincia governata dalla destra, senza rincorrere chi gioca allo sfascio. Latina, Aprilia e Gaeta insegnano.
I Comunisti Italiani, ribadendo che non sono interessati a forme di coercizione politica o di partito unico, sono disponibili a lavorare perché il centro sinistra sia vincente, a Sezze come nel resto della Provincia, partendo dalla proposta politica di un programma di cambiamento del modo di governare che guardi: alle politiche in difesa dei lavoratori; alla politica di sviluppo sostenibile per un ambiente ed un territorio sgombero da interessi speculativi; alla politica per una sanità che corregga i guasti lasciatici da Malucelli, che il centro destra sta peggiorando, e che riaffermi il diritto alla salute; alla politica per una scuola pubblica laica e pluralista, alla riaffermazione di valori quali uguaglianza, giustizia, solidarietà e pace; alla politica per una giustizia giusta che salvaguardi l'indipendenza della magistratura; sono altresì disponibili a discutere programmi e proposte politiche per il governo delle città, se questi saranno unitari saremo unitari, se invece saranno il solito modo di affermare l'egemonia del proprio pensiero allora la cosa non c'interessa, potremmo decidere di correre da soli».
Mauro Cascio
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