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Roma. Vortex, il brivido del segno e del suono. Rino Caputo: «Tutte le
avanguardie hanno cercato di "rinnovare". Ma sono diventate Tradizione»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Rino Caputo, docente
di letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere di Tor Vergata.
«La dimensione laica è specifica della cultura.. Lo studioso non
deve, o non dovrebbe, schierarsi pregiudizialmente». E forse
invece proprio il "pregiudizio ideologico" ha finito per pesare su
Ezra Pound e sul Vorticismo. «Un po' in tutte le avanguardie c'era una idea di "svecchiamento"
del mondo culturale forte, energica, a tratti persino eccessiva. Pirandello
in "Quando si è qualcuno" immagina un vecchio poeta costretto a nascondersi
dietro uno pseudonimo e a fingersi giovane pur di continuare a fare poesia ed
essere apprezzato dai giovani. "Oggi la poesia la devono fare i vivi. Noi siamo i morti".
Tutte le avanguardie però si sono alla fine scontrate con il "realismo delle cose".
Spesso l'avanguardia è diventata essa stessa tradizione». Pirandello. Marinetti. Pound.
Cosa li accomuna e cosa li divide? «Li accomune la volontà di guardare avanti. Di guardare
ciò che non si vede in apparenza. Pound e Marinetti hanno una visione più tecnica
dell'avanguardismo. La polemica è molto più esplicita, molto più diretta».
Elisabetta Rizzo
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