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Latina. Una Banca in Coop. Stefano Zappalà: «Nel nostro territorio ci
sono istituti di credito "esterni". Creiamo finalmente qualcosa di nuovo»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Stefano Zappalà, parlamentare europeo e
presidente del Comitato Promotore della Costituenda
Banca di Credito Cooperativo Pontino Un progetto in via
di costituzione che ha già raccolto centinaia di adesioni. L'obiettivo?
«Creare una banca locale che risponda ai bisogni dei piccoli operatori: agricoli,
artigiani, commercianti, piccole e medie imprese, impiegati, operai. Il tutto in considerazione
che, sempre di più, le logiche di grande mercato non consentono di creare condizioni
di dialogo con le piccole realtà imprenditoriali. A conforto della tesi che
"piccolo è bello" (almeno nel contesto bancario), si può
portare l'esempio delle circa 850 banche italiane di credito cooperativo che tengono
testa ai grandi colossi bancari. Nella specifica realtà pontina, ciò che colpisce infatti
è il brulicare di banche esterne alla nostra realtà che nulla investono nelle nostre parti
e nulla restituiscono. La nascita delle banche cooperative, allora, ha ragion d'essere
proprio per la capacità di essere espressione della comunità locale e, come tale, finalizzare
il proprio operato per riuscire ad essere un valido supporto per lo sviluppo del territorio».
Marianna Parlapiano
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