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Latina. Un altro passo per il "Museo Cambellotti"

Ancora una importante tappa nell'iter avviato dal Comune di Latina per la costituzione del Museo "Duilio Cambellotti". Dopo la delibera con la quale venivano destinati, come prima tranche, 204 milioni per interventi di ristrutturazione dell'Opera Balilla, sede del Muso, e dopo l'inizio dei lavori stessi, l'Amministrazione comunale, con delibera di Giunta, ha conferto allo "Studio Franco Ziliotto" di Roma l'incarico per la progettazione dell'allestimento della futura struttura museale. Il museo ospiterà le opere che la famiglia dell'artista ha donato, o concesso in comodato, al Comune (al momento sono circa 600) per la costituzione dell'importante istituzione culturale. A questo fine, sono stati individuati nella produzione di Cambellotti i temi in cui viene più o meno esplicitamente espresso l'intenso rapporto con il territorio pontino: primo fra tutti il tema dell'acqua e delle fontane, illustrato e documentato da opere - spesso inedite - che attraversano l'intero arco di attività dell'artista. Di ogni fontana progettata e realizzata saranno presentati diversi studi e riferimenti, per permettere di cogliere la nascita dell'idea e della sua evoluzione. Altro tema sarà quello di "Roma 1911", l'importante rasegna organizzata nel cinquantenario di Roma Capitale. Un'esauriente sezione documentaria affronterà poi il tema delle Scuole della Campagna Romana e dell'Agro Pontino, che raccolsero le esperienze di Balla, Marcucci, Aleramo, Celli e altri educatori. Ci saranno poi i temi della scultura di Cambellotti animalista, rappresentaati da opere importanti come "La Pace" e "La Vagante", solo per citarne alcune, delle ceramiche, legate soprattutto alla decorazione di semplici oggetti d'uso, delle medaglie e dei tessuti (questi ultimi particolarmente interessanti, perché riproducono la spiga, che Cambellotti dal 1907 utilizzerà come firma simbolica), nonché della committenza pubblica. Infine una sezione sarà dedicata a Cambellotti scenografo e coreografo nel cinema. Accanto alle opere d'arte, dunque, ci sarà anche una ricca raccolta documentaria, relativa anche alla Mostra delle Bonifiche, alla Scuola di Scauri, allo Stemma della Provincia di Latina, raccolta che costituirà solo l'inizio di un Museo, capace di condurci dall'arte alla storia del territorio pontino. Anche attraverso la lettura di un artista, sarà quindi posibile ricostruire visivamente, per una nuova memoria, le condizioni e l'ambiente che le generazioni succedutesi nel tempo hanno vissuto, condiviso, negato e trasformato. Queste costituiscono, tra l'altro, le premesse di quello che è l'intendimento sia dell'Amministrazione che della famiglia Cambellotti: far sì che il nascente Museo diventi un vero centro di riferimento culturale e di studi per l'arte italiana sviluppatasi fra le due guerre. Un istituto culturale che sarebbe di potenziamento e valorizzazione ulteriore alla presenza museale della Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea che già ospita importanti autori del '900.

Mauro Cascio


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