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Latina. Lo sviluppo possibile. Gabriele Mazzariello scrive a Loffredo:
«Sulle assegnazioni dei fondi e sul Porto di Gaeta siamo stati snobbati»
Il segretario generale della CGIL Gabriele Mazzariello ha scritto al presidente
della Camera di Commercio Alfredo Loffredo. «Nei vari incontri
tra l'Ente e le forze sindacali si è sempre ravvisata una forte coesione sui temi
dello sviluppo socio-economico del territorio pontino. Il tavolo
di confronto ha deciso di arpire una nuova fase di confronto con le forze politiche-
istituzionali della Provincia e della Regione, con l'obiettivo di rilanciare l'iniziativa
a sostegno dello sviluppo del territorio. Oltre al tema più generale delle infrastrutture
che mancano, sono state affrontate anche altre questioni, ed in particolare l'assegnazione
dei fondi di cui alla ex L.R. 21 (circa 40 miliardi di vecchie lire a sostegno dello
sviluppo del nostro territorio e più recentemente le vicende relative al futuro del porto
di Gaeta che la Regione intende annettere all'autorità portuale di Civitavecchia.
Su queste due questioni il sistema socioeconomico pontino aveva espresso le proprie
valutazioni inviandole alla Regione, in particolare sull'assegnazione dei fondi di cui sopra,
l'intervento risale a novembre 2001 mentre sul porto di Gaeta il 22 luglio
le categorie economiche e le Organizzazioni Sindacali avevano concordato un documento
anche esso inviato in Regione in cui si chiedeva tra l'altro un incontro urgente con Storace.
Ora, a distanza di altri due mesi, non sono non c'è stato nessun incontro, ma appare con
sempre più evidenza l'ineluttabilità delle decisioni regionali che nel giro di pochi
giorni delibererà l'assegnazione dei fondi, oltre a proseguire a tappe forzate verso la
costituzione dell'autorità portuale regionale unica, senza evidentemente tenere conto
delle osservazioni del territorio. Alla luce di queste premesse chiediamo a Loffredo,
almeno sulle due questioni affrontate, di ribadire alla Regione la richiesta di incontro,
magari ritrasmettendo i due documento approvati e di preventivare sin d'ora una nuova riunione del tavolo provinciale, per decidere quali iniziative intraprendere nel caso
la Regione non attivi il necessario confronto».
Mauro Cascio
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