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Aprilia. Tiziano Ferro a Studio 93. «Se vado al bar a prendere un cappuccino rischio
anche gli insulti». Il dietro le quinte di un successo
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Tiziano Ferro, ospite di Studio 93. Le valigie
sono già pronte. Le ferie, il riposo dietro l'angolo. Qualche giorno per staccare la
spina. Poi un viaggio in Spagna per alcune interviste. «Voi siete di Latina e
conoscete bene il mio "campanilismo". Il mio orgoglio per la città è direttamente
proporzionale al mio sentirmi italiano. Sono contentissimo quindi di portare in Europa
la mia musica, giusto per dimostrare che la musica italiana non è solo 'O sole mio».
Il tuo successo è scoppiato all'improvviso. E il Tiziano Ferro non è più quello di una
volta... Cosa è cambiato? «È cambiato che se oggi vado in una gelateria o a prendermi
una tazza di cappuccino, da solo come facevo due anni fa, magari incontro i ragazzi
del tavolo accanto che mi insultano e non gradiscono la mia presenza. E allora penso:
"Come era bello quando non ero nessuno". Poi il successo ti dà anche tante soddisfazioni
e mi passa la rabbia del momento». Il futuro di Tiziano Ferro... «Riposarmi. L'ultimo
anno e mezzo è stato frenetico. Ancora non ho trovato i ritmi e gli equilibri giusti».
Marianna Parlapiano
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