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Latina. Intermodale. Da oggi un nuovo consiglio di Amministrazione. Domenico Di Resta: «Siamo di fronte all'ennesima operazione di potere»
Lo scorso 28 ottobre l'assemblea dei soci ha preso atto delle dimissioni presentate
da tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società Logistica Merci
ed ha provveduto al rinnovo delle cariche sociali. L'assemblea ha nominato
all'unanimità Francesco Chiocca, presidente del Consiglio di Amministrazione;
Francesco Montera amministratore delegato; Angelo Donati, Flavio Sardellitti e Vincenzo
Zaccheo consiglieri di amministrazione. A Chiocca sono stati attribuiti i poteri previsti dallo
statuto e dalla legge, mentre a Montera sono stati confermati i poteri già attribuitigli
nel 1999. Ai consiglieri uscenti è andato il ringraziamento unanime dell'assemblea,
con particolare riferimento ad Ajmone Finestra e a Roberto Tana per l'opera svolta
nella delicata fase di avviamento del progetto industriale. In particolare
a Tana è andato il ringraziamento per la dedizione dimostrata nei confronti della società
e per aver accettato di rimanere in carica fino alla celebrazione dell'assemblea, pur avendo fin
dal mese di giugno messo a disposizione il suo mandato.
«Non saremmo certo noi a difendere Finestra», commenta Domenico Di Resta dei Democratici
di Sinistra. «Zaccheo si era distinto nella passata legislatura nella difesa acritica delle scelte operate e nell'attacco all'opposizione rea di voler mettere in discussione la bontà
dell'intervento. Ora si arriva al blitz che lo porta nel CdA e vede alla guida
della SLM un presidente, guarda caso uno dei tecnici che solo qualche tempo fa
aveva dato la sua disponibilità a prestare gratuitamente servizio al Comune per il bene
della città, aumentando i costi di gestione della società stessa. Si parla di poil
sistem, come se a Latina in questi anni non avesse governato sempre il centro destra spesso
addirittura con un monocolore An. Questa lotta tra Zaccheo e Finestra assomiglia di più alle guerre di fazioni interne ai regimi totalitari in cui chi vince cerca di nascondere le responsabilità condivise
nel passato facendo sparire nell'oblio chi possa ricordarle anche solo con la sua presenza».
Mauro Cascio
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