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Sabaudia. Le zone umide e lagunari nel Lazio. Giulio Izzo: «Quella
di Caprolace è la laguna più bella d'Italia, da un punto di vista
ecologico»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Giulio Izzo, direttore della
sezione di Biologia Ambientale e conservazione della Natura dell'Enea.
«Studiamo lagune sin dal 1986. Quelle laziali sono di una importanza
notevole, per due ragioni: sono di una bellezza unica e non sono soggette ad attività antropiche. Oltretutto sono anche in buone
condizioni ambientali, in qualche caso addirittura si raggiunge
l'eccellenza. C'è giusto il Lago di Paola che è un po' il fanalino
di coda, ma il Comune di Sabaudia si sta già dando da fare in questo
senso. Secondo un nostro sistema di classificazione che abbiamo sviluppato la laguna di Caprolace, nel Parco Nazionale del Circeo, è la più bella d'Italia, da un punto di vista ecologico. Un dato:
ci sono 32 specie di vegetazione acquatica. È un ecosistema che ha una ricchezza biologica enorme che è difficile trovare così concentrata
nell'ambiente marino. Le lagune in genere, ma in quelle del Lazio
in particolare, in pochi anni mostrano dei cambiamenti, in meglio o in
peggio. Quando noi parliamo di gestione dell'ambiente marino, gli
ecosistemi acquatici hanno un tempo di reazione lunghissimo. Nelle
lagune no, a stretto giro si può sapere se degli interventi sono buoni
o meno.
Si possono così sperimentare dei modelli di gestione integrale del territorio».
Maria Corsetti
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