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Latina. Programmazione commerciale, il Lazio pianifica il suo sviluppo.
Saponaro: «Uccideremo la burocrazia per aiutare le piccole-medie imprese»
«Da oggi, e fino al 2005, il Lazio finalmente avrà una programmazione commerciale che coniuga innovazione, attenzione alla qualità ed al servizio per il consumatore ed equilibrio tra le diverse formule distributive del territorio». È il commento dell'assessore alle Attività produttive, Francesco Saponaro, all'approvazione, da parte del Consiglio regionale, del Documento programmatico del commercio su sede fissa, che detta le regole per le nuove aperture commerciali e pianifica lo sviluppo del settore. «Il documento - ha spiegato Saponaro - ha tre obiettivi: abbattere i vincoli burocratici; tutelare le piccole e medie imprese e offrire loro strumenti di sviluppo reale; aumentare l'assortimento dell'offerta commerciale per i consumatori, con negozi specializzati nella vendita di prodotti tipici del Lazio. Per gli imprenditori che commercializzeranno tali prodotti, la Regione faciliterà le pratiche e ha previsto un marchio di qualità». Non più vincoli che frenano lo sviluppo ma regole certe per impedire la proliferazione commerciale indiscriminata. È vietato, infatti, aprire anche un piccolo esercizio nelle zone archeologiche, industriali e di protezione agricola, né sarà possibile insediare nuove attività in mancanza di adeguati parcheggi, laddove la viabilità sia già appesantita, dove esista già un'offerta commerciale in eccesso. Le regole dettate dalla Regione sanciscono la piena autonomia dei Comuni ad essere arbitri del proprio sviluppo. «Nel momento in cui un Comune crea un piano regolatore efficiente e moderno - ha concluso Saponaro - la Regione Lazio non negherà, previa Conferenza di servizi, il rilascio di una autorizzazione commerciale prevista nel piano».
Mauro Cascio
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