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Latina. Regione, intesa con la Guardia di Finanza per il controllo dell'utilizzo dei fondi europei. Giorgio
Simeoni: «Trasparenza e regolarità»
Controlli congiunti per prevenire illeciti amministrativi e penali nell'utilizzo dei fondi strutturali europei. Questo lo scopo della collaborazione avviata tra la Regione Lazio e il Comando regionale Lazio della Guardia di Finanza attraverso il Protocollo d'intesa siglato con il Dipartimento Scuola, Formazione e Lavoro, relativo alle risorse del Fondo sociale europeo. Il provvedimento è stato presentato questa mattina dal vicepresidente della Giunta, con delega alla Formazione, Giorgio Simeoni, alla presenza del generale del Comando Regionale Lazio della GdF, Virgilio Cicciò, e del colonnello Paolo Poletti. «La collaborazione con la Guardia di Finanza - ha detto Simeoni - ha lo scopo di assicurare trasparenza e regolarità nell'utilizzo dei fondi comunitari erogati, a tutela dei bilanci regionali, nazionali e comunitari, con il risultato di eliminare gli operatori illeciti dal mercato a vantaggio di un corretto sviluppo dell'economia regionale. Il Lazio è la prima Regione a sperimentare un progetto di questo tipo e si propone come modello per le altre amministrazioni. Il protocollo - ha sottolineato Simeoni - è già operativo e ha cominciato a produrre i suoi primi effetti». Grazie all'intesa, la Regione si avvale dell'attività investigativa dei militari che oltre a consentire controlli puntuali e immediati, eseguiti su segnalazione dell'amministrazione, evita doppi controlli sugli stessi soggetti. Proprio nei giorni scorsi un ulteriore protocollo simile è stato siglato anche con l'assessorato al Bilancio per attivare controlli sui fondi strutturali di sua competenza. Inoltre si sta lavorando alla stesura di un accordo per estendere il contributo dei militari anche alla vigilanza sulla spesa sanitaria. «Lo scopo di questa attività comune - ha detto il generale Cicciò - è quella di salvaguardare le imprese che utilizzano correttamente i fondi concessi da quanti invece cercano di trarne profitti illeciti. Per questo mettiamo a disposizione della Regione la nostra professionalità in materia di controlli contabili affiancando l'ente nei suoi compiti di vigilanza». In virtù dell'intesa, la Regione ha trasmesso ai militari le banche dati dei cofinanziamenti europei relativi ai periodi 1994-1999 e 2000-2006 mentre la GdF si è impegnata a comunicare tempestivamente illeciti amministrativi; ad avviare ispezioni e verifiche nei confronti di chi beneficia dei cofinanziamenti gestiti dalla Regione; a fornire, previo nulla osta dell'Autorità giudiziaria ai fini del recupero dei finanziamenti indebiti, le generalità delle perone coinvolte; a segnalare all'amministrazione le irregolarità accertate consentendo il recupero dei fondi. I controlli effettuati dai militari, nel 2002, hanno registrato 15 casi di irregolarità amministrativa di cui 2 con rilievi penali che permetteranno alla Regione di recuperare circa 2,5 milioni di euro. «Altre Regioni ci hanno chiesto di seguire l'esempio del Lazio - ha aggiunto il colonnello Poletti - si è trattato di un metodo innovativo che riduce i tempi e permette l'immediata applicabilità di quello che si è appreso. I funzionari regionali ora sono in grado, già nella fase di istruttoria delle domande di valutare l'esistenza o meno di irregolarità cui seguono pi controlli snelle strutture imprenditoriali da parte dei finanziari». Al Protocollo, ha fatto seguito la sigla di una convenzione per lo svolgimento di un corso di formazione comune a distanza (e-learning) che ha coinvolto in tutto 115 unità, 90 dipendenti del Dipartimento Scuola, Formazione e Lavoro, e 25 militari della GdF. La formazione comune si è basata su metodo innovativo di insegnamento che ha privilegiato l'e-learning (l'apprendimento a distanza attraverso il collegamento ad un sito Internet appositamente costruito) contraendo i tempi di studio in aula a favore di laboratori e applicazioni pratiche. I gruppi di allievi sono stati selezionati in base alle loro conoscenze di partenza e sono stati definiti percorsi di formazione personalizzati. Sono stati forniti libri di testo (diritto penale, amministrativo e comunitario), cd rom ed è stato messo a disposizione un tutor on line per la risoluzione di eventuali problemi.
Mauro Cascio
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