Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Politica

Latina. Papa o non Papa. Riccardo Pedrizzi (An) è entusiasta: «Ribadiamo tutto il nostro impegno per mettere in pratica le sue parole»

«Le parole del Papa ci interpellano direttamente e doppiamente: come cattolici impegnati in politica che informano la propria azione alla dottrina sociale della Chiesa, e come laici che hanno responsabilità pubbliche. Sono parole di fronte le quali ribadiamo tutto il nostro impegno in Parlamento e nelle altre sedi competenti per far sì che la vita umana sia tutelata dal concepimento fino alla morte naturale; che sia promossa la famiglia fondata sul matrimonio, anche per contrastare la minaccia della grave crisi demografica; che sia realizzata la vera e propria libertà di scelta educativa; che venga riconosciuto che l'anima cristiana è il cemento dell'Europa; che venga affermata la centralità della persona umana nella sua inviolabile dignità, la giustizia sociale, il primato dell'etica sull'economia. Il tutto per realizzare l'autentico bene comune della nostra nazione, in una visione organica della società, che non abbia l'individuo come punto di riferimento ma i corpi intermedi, grazie ai quali assicurare la solidarietà». Lo ha dichiarato Riccardo Pedrizzi, responsabile di An per le politiche della famiglia e vicepresidente della consulta etico-religiosa del partito, commentando le parole del Papa in Parlamento.
«E questo non in una prospettiva confessionale, ma nell'intento di difendere valori squisitamente laici in quanto umani, naturali, assiologici, radicati cioè nella stessa natura dell'uomo, sia esso credente o non credente, e ricavati dalla mera osservazione dell'oggettività dell'essere. Tanto da essere stati protetti anche dal diritto positivo nella nostra costituzione, alla quale vogliamo dare piena applicazione». L'esponente di An poi si sofferma sulle parole del Papa secondo le quali "una democrazia senza valori si converte in totalitarismo". «È un messaggio che condividiamo e raccogliamo, auspicando che faccia riflettere chi è chiamato a legiferare, cioè l'intera classe politica, non solo quella cattolica. I principi oggettivi, originari e perenni del diritto naturale sono anteriori e superiori ad ogni legislazione positiva e definiscono l'unità e l'universalità dello statuto etico e giuridico del genere umano, presiedendo presso ogni popolo ed ogni tempo al bene comune. Per questo la legge positiva non può contraddire quella naturale e, se lo fa, cessa di essere democratica e diventa totalitaria, non discendendo da quel patrimonio di valori che sono garanzia di rispetto e di tutela dei diritti di tutti, ma dalla volontà di una transuente maggioranza parlamentare che, in quanto tale, è in grado di rispettare e tutelare solo i diritti di quei soggetti forti che hanno voce per farli valere, e non di quei soggetti deboli che questa voce non ce l'hanno. Pur se è sempre difficile rendere forte il giusto, la soluzione non è far diventare giusto il forte».

Mauro Cascio


PocketPC visualization by Panservice