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Latina. Papa o non Papa. La reazione indignata di laici e liberali:
«Una giornata da dimenticare. Iniziativa becera, distratta e settaria»
«Occorre onorare l’intervento politico – di questo si tratta – del Papa ed ogni sua singola affermazione ricorrendo al metro con il quale si giudicano le affermazioni e gli interventi politici: consenso, dissenso, condivisione, contrasto». Parla Daniele Capezzone (nella foto),
segretario di Radicali Italiani.
«È rimarchevole, in primo luogo, il fatto che il Papa, dopo i recenti attacchi al "liberalismo", abbia ritenuto di scagliarsi ancora contro il "relativismo etico", in nome di una politica che deve, invece, essere orientata alla verità, o – ancora più pericolosamente, dal mio punto di vista – verso la Verità con tanto di maiuscola.
Su questo, voglio dire con rispetto ma con fermezza che, per me, vale l’opposto: guai alla pretesa di far vincere, con la politica, alcuni valori, degradando conseguentemente a disvalori i princìpi che animano l’azione degli altri.
Quel che si definisce – ormai spregiativamente, nel linguaggio del Pontefice – "relativismo etico" rappresenta invece un presidio, un riparo sicuro rispetto a ogni vecchio e nuovo assolutismo, a ogni vecchio e nuovo fondamentalismo».
«Scriveva Gide a Claudel: "Esistono cattolici abituati ad usare il crocifisso come un corpo contundente". Mi pare un’affermazione di grande attualità.
Ancora. Il Papa ha inteso descrivere e condannare il "declino demografico" dell’Italia, esortando ad una inversione di rotta (ed evocando, se non erro, un improbabile "obbligo" in tal senso). Anche su questo, per me vale l’opposto.
La Chiesa porta, semmai, la responsabilità di avere alimentato, in nome del "crescete e moltiplicatevi", l’esplosione della bomba demografica in tanta parte del pianeta, e del diffondersi della malattia e della morte senza pietà e senza dignità.
Quanto all’invito alla clemenza per i detenuti italiani, dopo che per due anni (dal Giubileo ad oggi) la "politica ufficiale italiana", in questo davvero bipartisan, ha sistematicamente tradito le sue promesse e i suoi impegni, le parole del Papa mi sono parse di buon senso, e spero che se ne voglia fare tesoro.
Se siamo a questo punto di impotenza della politica italiana, sia benvenuto, almeno per questo, l’intervento del Pontefice».
Mauro Cascio
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