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Roma. Capo Circeo. Un caseificio, tra impresa e storia. Alceo Francia: «Trasportavo latte. Oggi ho lo stabilimento più grande d'Europa»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Alceo Francia. Un cognome che tutti conosciamo... «Il 16 dicembre del 1951 cominciai a trasportare latte, portandolo nei caseifici. Qualcuno nemmeno ci pagava, erano tempi di crisi. Sono andato avanti così per parecchi anni. Fino a quando il titolare di uno dei caseifici non mi propose la direzione dell'azienda. Lì mi sono trovato abbastanza bene. Ho ereditato una situazione decisamente disastrosa, il fratello era addirittura scappato per sfuggire alla morsa dei creditori. L'azienda si è ripresa in 5 mesi. È andata avanti diversi anni, dopo di che ha chiuso. Nel 1965 abbiamo creato il nostro marchio». Avete da poco aperto uno stabilimento anche in Germania. È il caseificio più grande d'Europa... «Non solo, siamo dotati delle più moderne tecnologie. È tutto automizzato: alcune macchine si possono controllare anche da qui». Che ne pensa della Germania? «In Germania lo stato c'è, i servizi pure. Le banche tedesche sono state molto più disponibili di quelle italiane. Il Comune di Berlino ci ha aperto le porte e ci ha sempre sostenuto».

Elisabetta Rizzo