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Latina. Insulti in libertà. Fosco Maraini su La Stampa: «Latina è brutta e sfasciabile». Vincenzo Zaccheo: «Sono indignato». La querela

"Il raduno del Social Forum poteva essere fatto altrove. Per esempio a Latina che è brutta, sfasciabile e vicino Roma". «Questa affermazione di Fosco Maraini (il papà di Dacia e Toni, nella foto nel suo studio di Firenze), riportata dal quotidiano La Stampa, mi offende e mi lascia interdetto». È il commento del sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo all’intervista riportata dal quotidiano La Stampa (interni – pagina 8 -23/10/2002) al fotografo Fosco Maraini a proposito del recente raduno di Firenze. Trovo grave e superficiale – continua il sindaco - operare una sorta di distinzione fra città vulnerabili e città meno vulnerabili, quasi a voler distinguere fra realtà urbane intoccabili ed altre invece distruttibili senza colpo ferire. Il signor Maraini dimentica fra l’altro che una città non è composta solo da palazzi e strade, ma da gente. Nello specifico da gente laboriosa, da anziani che sono stati protagonisti della grande epopea del lavoro attraverso l’opera di bonifica e da giovani che si stanno facendo strada, con la loro intelligenza e professionalità, in ogni parte del mondo. Gente che sente l’attaccamento a questa giovane terra; gente animata da un profondo senso d’appartenenza; gente che non ci sta a sentir definire la propria realtà sfasciabile. Anche perché, fra l’altro, testimonianze egregie anche storiche a Latina ci sono e al signor Maraini dev’essere sfuggito che i palazzi di fondazione di questa città figurano su testi e libri specialistici di architettura come esempio di quel razionalismo che in tutto il mondo sta conoscendo una fase di rivalutazione e studio. Mi meraviglia che un giornale attento come La Stampa si sia limitato ad ospitare tale discutibilissima posizione senza contraddirla ed al limite sfumarla, ignorando la dignità e l’orgoglio dei miei concittadini».
Il sindaco ha commentato con l’avv. Giorgio Zeppieri i contenuti dell’articolo e lo ha invitato a valutare l’opportunità di agire in sede giudiziaria a tutela dell’immagine della città e della dignità della sua gente. «Sono orgoglioso di portare avanti questa battaglia insieme a tutta la mia città» – ha detto l’illustre penalista e storico di Latina mettendosi a disposizione immediatamente. «Quel che balza evidente all’attenzione – ha aggiunto Zeppieri – è che l’articolo adombra una implicita istigazione ai criminali del disordine a che provvedano a danneggiare (“sfasciare”) la nostra città. E questo da cittadino di Latina non può che preoccuparmi».

Mauro Cascio