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Sezze. Cirio. Orsini: «Di questo passo Mattei e i DS ci consiglieranno di usare le candele al posto della luce». La polemica dopo un'interrogazione

«È davvero un peccato che in merito ad una questione di così rilevante gravità per il nostro sistema produttivo ed occupazionale, qual è quella riguardante lo stabilimento ex Cirio di Sezze Scalo, i rappresentanti DS ed in particolare il consigliere Mattei si distinguano soltanto per delle polemiche dal censurabile sapore pre-elettorale. Polemiche talmente sterili e prive di un fondato impianto costruttivo da portare, ad esempio, il consigliere Mattei a pettegolare su una mia visita al circolo setino di AN. Vorrei ricordare al consigliere Mattei che non è affatto compito suo il sindacare sui miei rapporti con gli amici di AN o degli altri partiti della Casa delle Libertà, con i quali condivido storia, percorso politico e idee. Quanto poi al fatto che io avrei privilegiato il circolo di AN per annunciare notizie riguardanti lo stabilimento ex Cirio di Sezze Scalo, ebbene ricordo a Mattei ed a tutti i DS che di questo problema ho più volte relazionato in sede di Consiglio provinciale e di Commissioni consiliari competenti, ponendo a disposizione di tutte le forze politiche notizie e documentazioni in mio possesso. Così, quando Mattei "denuncia" una presunta estromissione del Consiglio provinciale dal confronto su tale problematica, dimostra soltanto o che era assente, oppure fortemente distratto o, peggio ancora, del tutto disinteressato all’argomento. D’altronde, che il consigliere Mattei abbia una strana idea in merito a quel che riguarda il problema dello stabilimento di Sezze Scalo, lo dimostra anche l’interrogazione con cui chiede di conoscere "qual è il piano industriale del nuovo acquirente e quale sarà la destinazione industriale ed imprenditoriale della ex Cirio" dimostrando, in tal modo, di non sapere (o meglio fingendo di non sapere) che il piano industriale è argomento di pretta competenza della proprietà, sul quale la Provincia non può avere alcuna voce in capitolo. Piuttosto che lanciare queste inutili provocazioni, suggerisco a Mattei di riflettere profondamente su quale sia stato il suo comportamento e quello della CGIL quando, in sede nazionale, si decise il destino della Cirio di Sezze Scalo. Caro Mattei questo sì che è davvero un argomento da affrontare, chiedendo conto di responsabilità ben evidenti. Per il resto credo che le molte riunioni del Tavolo di Concertazione convocato su questo argomento, stiano a dimostrare come il nostro impegno per risolvere in maniera positiva il problema della ex Cirio di Sezze Scalo sia sempre stato pieno e concreto. Un impegno che d’altronde questa maggioranza sta attuando a favore di tutte quelle iniziative giudicate importanti e prioritarie per lo sviluppo del territorio. Di fronte a questa nostra cura che cosa fa invece l'opposizione? Non stimola la maggioranza attraverso un contributo costruttivo, seppur dialettico, non produce un qualche idea concreta; al contrario perde di vista gli aspetti più importanti della politica e scade nella demagogia più condannabile, assumendo un atteggiamento di assoluta negazione verso qualsiasi proposta si avanzi (vedi i recenti esempi della ex Rossi Sud e dell’Intermodale). Ci aspettiamo che, a breve, ci venga proposto di fare a meno della luce e di usare le candele, in perfetto stile Amish.

Mauro Cascio


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