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Latina. Insulti in libertà. Marcello Veneziani: «Città bella e fascista». Gianni Baget Bozzo: «L'incontro delle genti, crocevia di culture e tradizioni»

«Latina sfasciabile? Mi pare una dichiarazione affrettata e dissennata. Latina è architettonicamente interessante, è una città solare tutt’altro che brutta». Questa la dichiarazione di Marcello Veneziani (nella foto), il giorno dopo della infelice sortita di Fosco Maraini (che per la verità ha subito chiesto scusa, specificando che la frase era stata estrapolata da un contesto scherzoso). «È folle dire che è sfasciabile. Nessuna città è sfasciabile, indipendentemente dall’età anagrafica e dal pregio dei monumenti che contiene. Spero che non si sia voluto dare un doppio senso alla frase, riferendosi magari alla "sfasciabilità"... di una città del fascio. Comunque, è uno scivolone. Non c’è dubbio. Credo sia necessario un incontro nazionale a Latina, riparatorio di questa offesa. Personalmente mi rendo disponibile e sarò già in quella bella città il 18 dicembre, nel giorno del suo compleanno».
Sono abbastanza vecchio per ricordare Littoria quando è nata, così come la grande opera per il prosciugamento delle paludi pontine che rende onore all’Italia». Esordisce invece così la testimonianza di solidarietà di Gianni Badget Bozzo: «Latina è frutto della miscellanea di diverse genti, abruzzesi, veneti e grazie a questo la sua è popolazione fra le più belle d’Italia. Capisco che l’odio per Littoria possa sfociare in odio per Latina e capisco anche che si possa arrivare a definire Latina brutta proprio a causa di quel suo "peccato d’origine". È una delle idioti retoriche dell’antifascismo, che fra l’altro non tengono conto che un agglomerato urbano ha anche un’anima».

Mauro Cascio


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