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Latina. 70esimo. Gianni Baget Bozzo: «Littoria deve ancora fare i conti
con il suo passato. Questa può essere finalmente l'occasione giusta»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gianni Badget Bozzo, uno dei più
grossi intellettuali tra i cattolici italiani. Una presenza importante,
significativa in occasione del 70esimo compleanno della nostra città di un personaggio
che a Latina è sempre stato affezionato e che ultimamente l'ha anche difesa,
dopo la polemica innestata da Fosco Maraini che la ha definita "brutta e sfasciabile"
sul quotidiano La Stampa. «Littoria deve ancora fare i conti con il suo passato.
Questa può essere l'occasione giusta. Sarebbe anche carino che Maraini venisse
a Latina».
Lei è uno degli esponenti più illustri del pensiero cattolico. Qual è oggi secondo
lei il ruolo della Chiesa Cattolica nella società?
«Ciò che sta avvenendo sul piano del pensiero e della realtà occidentale è la rivincita della realtà. Essa appare oggi, in alternativa alla prassi comunista, governata dal principio del mercato e quindi della competizione e della selezione con l’inevitabile divisione tra ricchi e poveri.
Nella cultura occidentale alla perdita dell’utopia è corrisposto il sentimento della perdita di senso del mondo. Vi è un rapporto tra la fine del comunismo e l’avvento del nichilismo come stato del sentimento sulla vita in Occidente. Non sappiamo se, dopo il comunismo, l’Occidente possa tornare culturalmente religioso, nonostante il nichilismo sia non solo l’assenza ma anche la domanda sui problemi come quelli sul senso della storia e del senso del destino dell’uomo».
Claudio Ruggiero
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