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Aprilia. Il "Kiwi Latina" ottiene la registrazione del marchio ad indicazione geografica protetta. Soddisfazione degli operatori del settore

Il kiwi prodotto a Latina e provincia ha ottenuto la registrazione del marchio ad indicazione geografica protetta. La certificazione di qualità è stata attribuita dalla Regione Lazio in seguito alla verifica dei requisiti del prodotto da parte del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.
Il “Kiwi Latina” sarà dunque esportato in tutto il mondo con il proprio marchio I.G.P., una garanzia di qualità che i produttori pontini aspettavano da tempo. Già dai primi anni ’70 le condizioni climatiche e l’abbondanza idrica, particolarmente favorevoli alla specie, hanno consentito un rapido sviluppo della coltura del kiwi, sostituita spesso a quella della vite, che aveva una struttura di sostegno ed una tecnica di coltivazione molto simili. Oggi la zona di Latina ed una fascia comprendente alcuni Comuni della provincia di Roma sono diventate punto di riferimento per frutticoltori, commercianti e studiosi sia italiani che esteri. Il kiwi è diventato il frutto simbolo dell’agricoltura pontina, stimato anche dai produttori della Nuova Zelanda, primi nel mondo. A Latina e provincia 6 mila ettari di terreno ospitano impianti specializzati nella coltura di questo frutto esotico. L’area comprende, in particolare, i Comuni di Sabaudia, Latina, Aprilia, Cisterna, Pontinia, Priverno, Sezze, Sermoneta e Cori. Nel nostro Comune sono messi a coltura di kiwi 2 mila ettari di terreno con una produzione di 250/300 quintali ad ettaro e nei mesi compresi da novembre a giugno.
Le varietà coltivate appartengono alla specie botanica “Actinidia deliciosa” e “Cultivar Hayward” e non devono avere, secondo la normativa in materia, un peso inferiore a 85 grammi il frutto per la categoria “Extra” e 77 grammi per la categoria “Prima”.
“Il marchio I.G.P. è un importante riconoscimento per la nostra agricoltura e per gli operatori del settore”, dice l’Assessore alle Attività Produttive, Cataldo Cosentino. “La successiva registrazione presso la Comunità Europea darà un forte impulso allo sviluppo dell’economia agricola pontina”, spiega Cosentino. “Anche se, il Lazio ha già il 50% della produzione nazionale di kiwi e con una qualità migliore rispetto alle coltivazioni di Piemonte ed Emilia Romagna. Nella zona pontina, infatti, grazie al potenziamento ed alla costante innovazione delle strutture di frigoconservazione e di lavorazione dei frutti, nonché delle metodologie di coltivazione, il “Kiwi Latina” si appresta a diventare un prodotto tipico di elevata qualità e decisamente competitivo sul mercato mondiale”, conclude l’Assessore alle Attività Produttive.

Elisabetta Rizzo


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