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Latina. Apre "il Presidio". Massimo Perrone (Forza Nuova): «Un luogo dove potere
esprimere le nostre idee. Liberticida non potersi dire fascista»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Massimo Perrone, coordinatore
provinciale di Forza Nuova e presidente della neonata associazione
culturale Il Presidio. Perché questa idea? «Per raccogliere quelle
persone che vogliono "gridare" fuori dal coro. Una uniformità di pensiero che ci viene propinata dai mass media e dalla scuola».
E cosa volete "gridare"? «La verità. La necessità di una storia vera, che non ci è stata mai insegnata. La verità di Littoria, in particolare, secondo voi viene negata? «La verità è sempre qualcosa
di incerto, di soggettivo. È scritta da chi vince le guerre e comanda il mondo». Il nome "il Presidio" cosa vuole evocare? «Qualcosa da
salvaguardare». Per quanto riguarda l'accusa che vi viene lanciata
di sovente, quella di apologia di fascismo, voi cosa ne pensate?
«Che è assurdo, pazzesco. Che a distanza di cinquant'anni ci siano
ancora leggi liberticide in un Paese che ama definirsi democratico».
Perché proprio voi, perché proprio adesso? «È una sorta di legge del
contrappasso. C'è una criminalizzazione in atto a sinistra, quella dei
No Global, e quindi bisogna tenere in piedi certi equilibri. Le accuse sono ovviamente infondate. Non è nostro scopo ricostituire il disciolto
Partito Fascista». Il fascismo per voi è però una tradizione politica da non dimenticare, un punto di riferimento...
«Certo. Per quello che è riuscito a dare, per le cose buone che ha fatto».
Il 18 dicembre è il 70esimo compleanno di Littoria: voi avente in mente
qualche manifestazione?
«Insieme ad altre associazioni culturali ci stiamo muovendo».
Elisabetta Rizzo
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