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Latina. La Fulc contro la Ugl: «Solo 16 lavoratori su
1100 hanno aderito allo sciopero di chi prima firma accordi e poi chiede chiarimenti»
Le recenti dichiarazioni apparse su ParvapoliS della Ugl da parte
del suo segretario lascia la Fulc di Latina (Cgil-Cisl-Uil) "stupita,
incredula e meravigliata per il contenuto da esse riportato che nulla
hanno a che fare con gli interessi e la tutela dei lavoratori.
«Quando la memoria è scarsa le bugie hanno le gambe corte.
Lo sciopero immotivato e demagogico proclamato dalla Ugl lo scorso
10 dicembre ha visto la partecipazione di 16 lavoratori su 1100 addetti
la dice lunga sulla reale rappresentatività di questa organizzazione
sindacale. La Ugl prima di chiedere chiarimenti dovrebbe innanzitutto
capire gli accordi che firma. Quelli infatti firmati anche da Luigi
Ulgiati contenevano la messa in mobilità di 95 lavoratori con
aggancio alla pensione, i trasferimenti dei lavoratori da Sermoneta
ad Anagni, per trovare una soluzione agli esuberi strutturali
dichiarati dall'azienda, nonché l'eliminazione dei pulmann non più utilizzati dai lavoratori indennizzati con un bonus economico e la conferma dei contratti Network con il conseguente consolidamento
occupazionale di 40 contratti di lavoro a tempo indeterminato.
Pertanto la Fulc di Latina ritiene che tutto sia stato chiarito
in quella sede. Il vero problema è la mancanza di volontà da parte dei
delegati Ugl di partecipare attivamente e fattivamente alla vita
sindacale. Infatti per sei mesi sono stati assenti, non partecipando
alle trattative e conseguenti decisioni. La domanda che viene
spontanea è se esistono due UGL nella provincia, una che firma
accordi e l'altra che chiede chiarimenti, forse era preferibile
che invece di chiedere chiarimenti a mezzo stampa, che li chiedesse
direttamente a chi li ha sottoscritti per la sua organizzazione.
Mauro Cascio
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