Venerdì 02/05/2025 
Parvapolis
categorie
Home page
Appuntamenti
Cronaca
Cultura
Economia
Politica
Sport


Parvapolis >> Cultura

Latina. 70esimo sotto tono. Giorgio De Marchis: «Una mostra costata più di cento milioni di lire e che non c'entra nulla con la nostra storia». Scandaloso anche il concerto di Gino Paoli: «Tra i più cari d'Italia»

Continuano le polemiche relative ai "festeggiamenti" per il 70esimo. «L'anniversario di fondazione della città, per come si va profilando», scrive Giorgio De Marchis, «appare sempre più come un assembramento di manifestazioni intorno alle quali la città non riesce ad identificarsi. Manca un quadro di riferimento progettuale, un filo conduttore, l'unica cosa che emerge dalla delibera approvata, è che si è messo in campo un finanziamento a pioggia che, al di fuori di ogni logica di buon senso politico, mira ad accontentare questa o quella associazione organizzatrici di eventi, nulla di più, niente di diverso. Molte delle manifestazioni finanziate sono soltanto eventi che si tengono regolarmente ogni anno, per i quali non è mai stato concesso un finanziamento e che oggi hanno poco o nulla a che fare con il 70esimo. Ma se tale discorso è valido per i piccoli eventi, diventa ancora più evidente per i "grandi" eventi, infatti non riusciamo proprio a capire la valenza per la città e per il suo "settantesimo" della mostra di Sartorio e del concerto di Gino Paoli. La prima, non è altro che la riedizione della mostra che è conclusa il 10 novembre alla "Camera dei Deputati", intitolata "impressioni di guerra 1915-1918", quindi relativa ad un periodo durante il quale la nostra città ancora non esisteva, peraltro poco originale nell'idea visto che anche per il festeggiamento dei 50 anni di Latina venne allestita sempre una mostra di Sartorio. In delibera vengono impegnati 55.000,00 € per la "realizzazione della mostra da parte del settore cultura", anche se sarebbe stato più logico parlare di trasferimento della mostra dal momento che di questo si tratterà e non di una realizzazione ex-novo come vogliono far credere. Quindi la somma impegnata appare spropositata. Poi c'è il concerto di Gino Paoli, spacciato come evento per Latina, quando in effetti questo è soltanto una data nella tournee del cantautore che con il Natale di Latina non c'entra per niente. Agli organizzatori del Concerto l'Amministrazione Comunale ha elargito un contributo di 14.000,00 € a parziale copertura delle spese. Vista la magnanimità del Comune, e "l'evento speciale" ci si doveva aspettare una riduzione del costo del biglietto, rispetto alla media dei prezzi per i biglietti di Gino Paoli, se non addirittura l'ingresso gratuito, ed invece ecco l'amara sorpresa, confrontando il prezzo del biglietto di Latina, con i prezzi degli altri Teatri nei quali Paoli si è esibito per la stessa Tournee - non prendendo alcun finanziamento dalle Amministrazioni comunali - (Belluno, Teatro Giocosa, teatro regio ecc.) ci accorgiamo che quello praticato a Latina è il più alto di tutti, infatti il costo d'ingresso nei concerti citati che si sono tenuti negli ultimi 15 giorni varia tra i 23 ed i 25 € (dato rilevato nei siti internet di vendita dei biglietti). Ed allora c'è da chiedersi perché il Comune possa elargire tutto questo denaro per un'iniziativa che è privata ed è a scopo di scopo di lucro per gli organizzatori (ai quali viene concesso a titolo gratuito il Teatro). In effetti la maggiora parte delle manifestazioni finanziate con la delibera 733 non rientrano tra le attività istituzionali dell'Ente per il 70°. Esse sono iniziative spontanee ed alcune addirittura private a scopo di lucro alle quali, la nostra amministrazione, ha concesso un finanziamento al di fuori delle più elementari regole politico-economiche, in assenza di un bando pubblico, senza richiedere la presentazione di un progetto e senza prevedere alcun tipo di confronto nelle diverse commissioni consiliari. Chiederò pertanto che tutti gli atti vengano trasferiti alla "Commissione Trasparenza" del Comune per capire e valutare quali sono stati i criteri che hanno portato a definire questo quadro di finanziamenti, ed invierò alla Corte dei Conti le delibere 655 del 16/10 e 733 del 28/11 per vedere se sia ravvisabile un danno contabile per l'Ente in quanto finanziatore di iniziative private che non rientrano nell'attività istituzionale dell'Ente stesso».

Mauro Cascio


PocketPC visualization by Panservice