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Pasolini. Lotta Studentesca risponde a Lanzidei e alla Sinistra Giovanile

Un giudizio negativo su Pasolini? Andiamoci piano. Tutta colpa di quei novanta secondi in video concessi da ParvapoliS. D'altro canto "chi potrebbe spiegare la poetica di Dante in novanta secondi? Chi la filosofia dannunziana? Chi sarebbe in grado di riempire una mente vuota...una tabula rasa così rapidamente? Chi potrebbe spiegare il proprio ideale in così poco tempo? Nessuno! Neanche Lotta Studentesca nella sua intervista. Ed è proprio per questo motivo che, con tutta la voglia di chi desidera 'sedersi attorno ad un tavolo per far valere e pesare le proprie idee', abbiamo deciso di ribadire ciò che è stato, dai più, mal compreso e ciò che non ci è stato possibile neanche spiegare". E per fortuna ParvapoliS è multimediale. E non ha solo il video. Ma anche, appunto, il testo. Utile per approfondire, per chiarire le idee. "Per rispondere a quanto Graziano Lanzidei afferma quando parla di distinguere la lotta politica da quella scolastica, diciamo che non è da parte nostra che avviene una 'confusione' di situazioni, bensì da parte di quei docenti che strumentalizzano alcuni autori e alcune opere per imporre in modo "pacato" le loro ideologie. Pasolini, nella sua grandezza letteraria (sulle cui opere si basa la risposta di Gabriele Tecchiato) viene utilizzato come subdolo mezzo per plagiare giovani menti, in alcuni istituti più che in altri e più di quanto possa un brano dannunziano piuttosto che pirandelliano. È solo per questo (e a questo solo si riferiva) che il responsabile di Lotta Studentesca parlava di Pasolini e non certo per assumerlo come "esempio paradigmatico" (avreste voluto dire capro espiatorio... potevate farlo!) ma per rendere quanto più lampante possibile il nostro parere in tema di omologazione culturale che ci è stato chiesto di esprimere. Omologazione, non perché si studia quel determinato tipo di cultura ma perché si tenta forse troppo spesso di porre sopra di essa un riflettore che non dovrebbe mai essere acceso sulla scena scolastica. Ci teniamo a puntualizzare che se dipendesse da noi, alcuni autori e alcune opere si studierebbero con molta più attenzione alla reale consistenza culturale e nella giusta ottica... troppo facile dire il buon Togliatti e il cattivo Mussolini! Troppo facile per tutti... anche per quelli che dietro la "non-politicizzazione" della scuola nascondono un pugno rosso. Quelli stessi che temono che la loro subdola azione possa essere ostacolata da una "crescente marea oscura che cresce" ma che non ha il nome di intolleranza e violenza ma di lotta e perseveranza. Quella stessa lotta alla quale i cari Lanzidei e Tecchiato (ai quali "con rispeto" ci rivolgiamo...) rispondono con citazioni letterarie e brani di Pasolini...ma non lo stanno strumentalizzando, vero? Avremmo potuto pubblicare una enciclopedia bibliografica di testi di risposta alla vostra "anima sensibile" ma ci è sembrato opportuno esprimerci con le nostre idee e non con quelle di qualche pilastro culturale che "giganteggia con le sue luci e le sue ombre" di cui, peraltro, nessuno ha messo in discussione né i gusti sessuali, né l'amore per la nostra terra. A dire il vero non abbiamo neanche parlato dei classici e politica (e non ci è parsa opportuna la loro citazione). Ma noi non ci formalizziamo e sottolineamo che le "boiate" dette non sono certo le nostre. A proposito, caro Graziano, cosa è un boia? Chiedilo ad una delle tante tute blu che nei "vostri" anni '70 ha ucciso centinaia di giovani camerati (ricordiamo fra i tanti Francesco Cecchin). Lotta Studentesca avrebbe potuto fare il vostro gioco...associare situazioni storiche in risposta ai vostri ormai stra-sfruttati argomenti ma, distinguendoci ancora una volta, vogliamo sperare che da soli sappiate quanto poco attinente sarebbe stato farlo in questo contesto. Di BR e Stalin parleremo attorno ad un'altra tavola rotonda. Ammesso che abbiate idee da discutere e pesare".

Mauro Cascio


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