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Latina. 70esimo. Tommaso Stabile: «Littoria è una redenzione umana e sociale. Fuori dal centro
storico ci sono soltanto speculazioni edilizie»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Tommaso Stabile, storico, presente
all'iniziativa che il Circolo Culturale Luigi Razza, alla presenza di Pino
Rauti ma anche dell'ex Sindaco di Latina Ajmone Finestra, ha voluto fare
in occasione del 70esimo.
Che fare della nostra storia?
«Littoria ha un grande passato». E Mussolini?
«È la figura che l'ha voluta. Che ha voluto la Bonifica e la fondazione
delle città nuove».
È stato proiettato un film, un eccezionale documento video...
«È bene ripercorrere la nostra storia. I giovani spesso non la conoscono».
Quali sono i suoi ricordi più importanti legati alla nostra città?
«Io sono qui dal 1935. Io l'ho vista crescere. Io ho visto Mussolini
all'Istituto Tecnico a distanza di un metro. Poi, l'ho visto trebbiare
il grano. Insomma, in tutte le manifestazioni in cui Mussolini è stato
presente in Agro».
I pionieri, i rurali che tipo di ruolo hanno avuto?
«Notevole. Gli operai hanno fanno le strade, i canali. I coloni sono venuti
dopo e hanno fatto tante belle cose».
Un'ultima battuta. Latina-Littoria o Littoria-Latina?
«Littoria e basta. Littoria è una redenzione umana e sociale. Latina è frutto
delle speculazioni edilizie».
Elisabetta Rizzo
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