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Latina. 70esimo. Tiziano Ferro: «La canzone dedicata alla città proprio non riesco a cantarla.
Pure ieri sera avevo il "groppone" in gola»
Davanti le Telecamere di ParvapoliS Tiziano Ferro, protagonista, per la serata
del 70esimo, del concerto (gratuito) a piazza del Popolo.
Tiziano. Di nuovo a Latina. Anche questa volta è fatta, oltretutto hai ricantato
il tuo brano dedicato alla città...
«Ragazzi, mi è preso il groppo anche questa volta nel ricantarla. Ma riuscirò mai a
cantare "Latina"? Oppure, sentite, la facciamo cantare a qualcun altro.
O vi tocca sentirla dal Cd».
Raccontaci questa storia del Cd...
«Non ho voluto commercializzare "Latina". Ho voluto fare un regalo alla città, registrare
comunque il brano e distribuire il Cd nelle scuole. Proprio per le scuole lanciamo un
concorso di creatività per realizzare la copertina».
Cosa vuoi trovare sotto l'albero, non te lo chiediamo. Parliamo del tuo futuro, invece.
Per esempio del prossimo disco...
«È quasi tutto pronto. Un altro po' di pasienza. Sarà un disco alla Tiziano Ferro.
Non ci saranno sterzate di stile. Non sarà punk-rock, non andrò fuori dai gangheri.
Quando vedi che c'è qualcuno che ti segue, uno dice: adesso posso osare.
Invece no, io amo il genere che faccio e continuo a coltivare il mio orticello.
Ovviamente i testi saranno diversi. Oggi non faccio più la vita che facevo quattro
anni fa».
Intanto te ne vai in sud America...
«Sai com'è. "Rosso Relativo" in Spagna sta andando molto bene. Il popolo latino lo trovo molto vicino.
Cile. Messico. Vedremo... Poi vi racconto».
Roberta Colazingari
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