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Pontinia. Un sogno bello come il cinema. Mimmo Calopresti: «Un'arte che ha la possibilità di rendere importanti anche le cose che non si vedono»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Mimmo Calopresti, regista, a Pontinia per un corso di cinema. Che tipo di spunti di approfondimenti e di cognizione cinematografica ha voluto fornire? «No, molto semplici. Solo ho voluto parlare dell'idea di cinema che mi piace. È il piacere di raccontare». Il cinema svela o nasconde? «È più bello raccontare il mistero. Il cinema ha la possibilità di rendere importanti le cose che non si vedono». Quanto è importante lo stile, la tecnica? «Ti rende facile la vita». Quali sono gli elementi che colpiscono di più la sua regia? «Cerco di parlare di parte della mia vita. La realtà e l'irrealtà». Terminata una regia le si proietta subito in un nuovo progetto? «Sì. Ho finito un film, "La felicitò non costa niente", che uscirà a gennaio e sto già lavorando al prossimo».

Elisabetta Rizzo