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Latina. Pionerismo in Agro Pontino. Gianluca Mattioli: «Un contributo della psicoanalisi alla psicologia del pioniere nella formazione di Littoria»

Davanti le Telecamere di ParvapoliS Gianluca Mattioli, autore del libro «Pionerismo in Agro Pontino», un contributo della psicoanalisi alla psicologia del pioniere nella formazione di Littoria. Per quale motivo lei ha scelto questo punto di vista nell'analisi della storia della nostra città? «Ho voluto proporre un modello strutturale di funzionamento del cervello, nel singolo. Sono partito dallo studio delle emozioni per arrivare alla dimostrazione dei sentimenti e del cosiddetto "piacere paradossale". Quando uno fa un modello strutturale poi non basta trovare riscontri nel singolo, bensì deve riferirsi al gruppo, al colletivo, al "sociale". Così ho scelto il fenomeno del pionerismo. Latina, città emblema di questo fenomeno, è la città che si presta meglio. Littoria in un processo collettivo evolve in Latina. In questa chiave ho letto anche la figura di Santa Maria Goretti. Attraverso questo testo ha valuto valorizzare la nostra identità... «Esatto. In sintesi, ho voluto darle il significato di una civiltà democratica, autenticamente europea». Un omaggio a Littoria per il settantesimo. Lei ha bacchetato l'amministrazione giudicandola impreparata. I festeggiamenti le sono sembrati inutili e disomogenei, in particolare la (costosissima) mostra di Sartorio e il concerto di Gino Paoli... «Sicuramente si poteva fare di meglio. Alcune tematiche meritavano ulteriori approfondimenti. La città è di tutti. E il fatto che il Sindaco si sia proposto come Sindaco di tutti è una speranza che continuiamo ad avere. Vogliamo un dibattito culturale ed un livello di spessore, serio, non solo di facciata». L'orgoglio di appartenenza di cui ama parlare Zaccheo... «Perché no? Dobbiamo cercare uno stile nostro, anche per formare le future classe dirigenti e i futuri cittadini».

Elisabetta Rizzo